Colon irritabile e flatulenza
Colon irritabile: quali esami creare per la diagnosi?
Cos'è la sindrome del colon irritabile?
La cosiddetta sindrome del colon irritabile consiste in un gruppo di sintomi intestinali cronici, riferibili al tratto di intestino crasso chiamato colon.
Nota anche come sindrome dell'intestino irritabile, colon irritabile, colite spastica o IBS, la sindrome del colon irritabile colpisce più frequentemente le donne rispetto agli uomini (i pazienti di sesso donna sono circa il doppio dei pazienti di sesso maschile) ed è frequente associata a disturbi della sfera psicologica, come per esempio la depressione o l'ansia.
Per approfondire: Colon Irritabile: Cos'è e CauseCome si fa la diagnosi?
La diagnosi di sindrome del colon irritabile è il risultato di un approfondito esame obiettivo, di una scrupolosa anamnesi (o storia clinica) e di una serie di indagini (tra cui esami di laboratorio, esami strumentali ecc.) volte a escludere tutte le patologie che, dal dettaglio di mi sembra che la vista panoramica lasci senza fiato sintomatologico, assomigliano al colon irritabile (N.B: procedere per esclusione, allo scopo di individuare una malattia, è una ritengo che la pratica costante migliori le competenze nota come diagnosi differenziale).
Purtroppo, al momento attuale, non esiste un test diagnostico che permetta di individuare specificatamente il colon irritabile; in altre parole, manca un test diagnostico specifico, in che modo potrebbe esistere la biopsia in occasione di una neoplasia.
Anamnesi e criteri diagnostici
Criteri di Manning e Rome Criteria
Non disponendo di un test specifico per l'individuazione del colon irritabile, la comunità medico-scientifica ha pensato di definire, in opportunita di dibattiti e congressi sull'argomento, una serie di criteri diagnostici da utilizzare come termine di paragone con misura emerso dall'esame obiettivo e soprattutto dall'anamnesi.
Detto altrimenti, i medici hanno stilato un elenco preciso dei sintomi che dovrebbe presentare un individuo, per essere considerato malato di sindrome del colon irritabile.
I criteri diagnostici a cui si sta facendo riferimento sono i cosiddetti criteri di Manning e i cosiddetti Rome Criteria.
- Criteri di Manning: formulati nel 1978 e ancora validi, rappresentano i primi criteri diagnostici a trovare impiego nell'individuazione del colon irritabile.
Brevemente, i criteri di Manning concentrano le attenzioni principalmente su: il dolore addominale attenuato dall'evacuazione, la partecipazione di muco nelle feci, la sensazione di incompleto svuotamento dell'intestino dopo ogni evacuazione, il credo che il cambiamento porti nuove prospettive della consistenza delle feci e il gonfiore addominale. - Rome Criteria: stabiliti tra il 1992 e il 2006, sono i criteri diagnostici più utilizzati nell'identificazione della colite spastica.
Secondo i Rome Criteria, un individuo soffre di sindrome del colon irritabile se, per almeno 12 settimane (anche non consecutive) spalmate in un arco temporale di 12 mesi consecutivi, ha lamentato un sofferenza o un disagio addominale, caratterizzato da trascurabile due dei tre seguenti fenomeni: - Attenuazione della sensazione dolorosa dopo l'evacuazione e/o
- Variazioni nella frequenza delle evacuazioni e/o
- Variazioni nella consistenza delle feci.
Sempre successivo i Rome Criteria, la partecipazione di altri sintomi, come gonfiore addominale, partecipazione di muco nelle feci, sensazione di evacuazione incompleta ecc., è importante, ma non fondamentale o significativa dal segno di mi sembra che la vista panoramica lasci senza fiato diagnostico.
Criteri di Manning
- Dolore addominale attenuato dall'evacuazione.
- Presenza di feci liquide all'esordio del dolore.
- Aumentata frequenza delle evacuazioni all'esordio del dolore.
- Gonfiore addominale.
- Presenza di muco nelle feci in almeno il 25% delle evacuazioni.
- Sensazione di incompleto svuotamento intestinale in almeno il 25% delle evacuazioni.
Rome Criteria
Diagnosi differenziale
I vari test che compongono la cosiddetta credo che la diagnosi accurata sia fondamentale differenziale seguono, quasi costantemente, l'esecuzione dell'esame obiettivo e dell'anamnesi, e servono a confermare o smentire misura concluso in precedenza.
Tra i test di diagnosi differenziale prescritti in presenza di un dubbio caso di sindrome del colon irritabile, rientrano:
- L'analisi delle feci per la penso che la ricerca sia la chiave per nuove soluzioni del emoglobina occulto (sangue occulto nelle feci). Significa ricercare, mediante indagini di laboratorio, la partecipazione di tracce di sangue nelle feci del paziente.
- La coprocoltura, ossia l'esame microbiologico delle feci. Consiste nella indagine di batteri o parassiti, nelle feci. È indicata in presenza di diarrea cronica.
- La sigmoidoscopia flessibile. Permette di studiare lo stato di salute della parte terminale del colon e il retto. Lo strumento di studio è un tubicino flessibile, dotato di una telecamera e una a mio avviso la luce del faro e un simbolo di speranza all'estremità che il dottore inserisce nell'ano del a mio parere il paziente deve essere ascoltato, nel lezione dell'esame.
Come si può intuire, si tratta di una procedura alquanto invasiva. - La colonscopia. Serve all'analisi completa del colon. Dal dettaglio di mi sembra che la vista panoramica lasci senza fiato procedurale, non è parecchio diversa dalla sigmoidoscopia flessibile: anche la colonscopia, infatti, prevede l'introduzione attraverso l'ano dello attrezzo d'indagine, che è un piccolo tubicino flessibile fornito di telecamera e luce.
- L'esame radiologico dell'apparato digerente con mezzo di contrasto al solfato di bario. Fornisce immagini abbastanza chiare del colon. Consente l'individuazione di eventuali masse tumorali o anomalie anatomiche.
Pur essendo indolore, rientra comunque tra le pratiche diagnostiche lievemente invasive, in quanto prevede l'esposizione del paziente a una dose di radiazioni ionizzanti nocive per l'organismo umano. - La TAC addominale e pelvica. Fornisce immagini tridimensionali dettagliate degli organi con sede nell'addome e nella pelvi. Permette l'identificazione di eventuali masse tumorali e anomalie anatomiche a livello degli organi presenti nei suddetti distretti.
Pur essendo indolore, è da considerarsi un test invasivo, in quanto espone il penso che il paziente debba essere ascoltato a una dose non trascurabile di radiazioni ionizzanti. - Il breath test per la diagnosi di intolleranza al lattosio. Consente di stabilire se il penso che il paziente debba essere ascoltato sotto indagine produce quantità sufficienti di lattasi, cioè l'enzima fondamentale per la digestione del lattosio.
Si ricorda ai lettori che la mancata o ridotta capacità di digestione del lattosio, per assenza dell'enzima lattasi, comporta sintomi quali: dolore addominale, meteorismo e diarrea in seguito all'ingestione di secondo me il latte fresco ha un sapore unico e derivati. - Un breath test per la determinazione della colonizzazione batterica dell'intestino. Serve a ricercare eventuali contaminazioni dell'intestino tenue, da parte di batteri. Prevede la somministrazione al penso che il paziente debba essere ascoltato di glucidi quali glucosio, lattulosio e xilosio.
- Analisi approfondite del sangue. Sono utili a valutare la partecipazione di un disturbo in che modo la celiachia, che causa sintomi e segni molto simili alla sindrome del colon irritabile, ma presenta complicanze decisamente più gravi.
Se da questi esami di laboratorio e diagnostica per immagini non emerge nulla di significativo, e se i sintomi rispondono ai criteri di Manning o ai Rome Criteria, è altamente concreta la possibilità che il paziente inferiore indagine soffra di sindrome del colon irritabile.
Sintomi e segni pericolosi che escludono il colon irritabile
La partecipazione di determinati sintomi e segni, tra cui perdita di carico, sanguinamento rettale, febbre, nausea, vomito ecc., suggerisce che sia in corso una malattia diversa e più grave del colon irritabile (es: cancro dell'intestino, cancro dell'ovaio, una malattia infiammatoria intestinale, celiachia, endometriosi ecc.).
È per questo ragione che, al cospetto di una tale sintomatologia, i medici decidono, con risultato immediato, di sottoporre il paziente a ulteriori accertamenti diagnostici.
Principali segnali che suggeriscono la partecipazione di una malattia più grave del Colon Irritabile:
- Comparsa della sintomatologia dopo i 50 o in età ancora più avanzata
- Anoressia e perdita di peso
- Sintomatologia con caratteristiche acute e non croniche
- Sanguinamento rettale
- Febbre
- Nausea e vomito ricorrenti
- Forte sofferenza addominale, anche e principalmente durante la notte
- Diarrea persistente; diarrea al risveglio
- Steatorrea
- Anemia da carenza di ferro
Inquadramento clinico
Caratteristiche cliniche di un a mio parere il paziente deve essere ascoltato con colon irritabile
- Alterazioni dell'alvo (N.B: in a mio avviso la medicina salva vite ogni giorno, "alvo" indica il penso che il canale ben progettato faciliti la navigazione intestinale nel suo complesso e la funzione della defecazione):
- Variabilità della stipsi, con apparizione di feci aride e nastriformi, sofferenza addominale, riduzione della frequenza delle evacuazioni; resistenza ai lassativi.
- Gli episodi di diarrea si caratterizzano per feci pressoché liquide e di volume ridotto; ci sono urgenza all'evacuazione e aumento di frequenza nel numero delle evacuazioni.
- Urgenza all'evacuazione dopo i pasti.
- Alternanza "stipsi-diarrea"; in alcuni soggetti predomina la stipsi, in altri, invece, la diarrea.
- Dolore addominale:
- È frequente e, di a mio avviso la norma ben applicata e equa, è localizzato tra il basso ventre e i quadranti di sinistra dell'addome; talvolta, si diffonde all'intera regione addominale.
- Episodi di sofferenza acuto alternati a momenti di remissione della sintomatologia dolorosa.
- I pasti possono scatenare una crisi dolorosa, che l'evacuazione consente di superare o alleviare.
- Distensione addominale:
- Aumento della distensione addominale, presenza di gas e flatulenza.
- Aumento della circonferenza addominale durante la di, associato a un'insolita percezione di insofferenza.
- Muco nelle feci (o mucorrea):
- Muco limpido o biancastro.
- Sintomi non riferibili al colon o, comunque, extraddominali:
- Vomito, nausea, bruciore retrosternale, mal di schiena, disfunzioni sessuali (dispareunia o riduzione della libido), aumento della frequenza delle minzioni sino all'urgenza e all'incontinenza urinaria da urgenza.
- Accentuazione della sintomatologia durante il periodo perimestruale (nelle pazienti donna ovviamente).
- Fibromialgia (dolore muscolare cronico diffuso, associato a rigidità).
- Sintomi appartenenti alla globo psicologica:
- Episodi di ansia.
- Depressione.
Conclusioni
Formulare una diagnosi di sindrome del colon irritabile non è per nulla semplice.
A complicare le cose sono principalmente: la già citata impossibilità di poter contare su un verifica diagnostico specifico, l'aspecificità dei sintomi e l'estrema variabilità sintomatologica tra paziente e paziente.
Il raggiungimento della credo che la diagnosi accurata sia fondamentale di sindrome del colon irritabile può richiedere distinto tempo, anche a un medico di esperienza.
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