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Il sasso di dante

Storie fiorentine: il sasso di dante

Ai tempi di Dante, piazza del Duomo era ben diversa da in che modo la conosciamo oggi.
C’era il Battistero ma non c’era la Basilica di Santa maria del Fiore, che fu costruita a lasciare dal al di sopra le fondamenta dell’antica chiesa di Santa Reparata. Inoltre sul fianco destro dell’abside dell’attuale basilica, si trovava Piazza delle Pallottole, le cui dimensioni furono parecchio ridotte nell’Ottocento, durante i lavori di ampliamento di Piazza San Giovanni. La piazza, prende questo appellativo dal divertimento delle pallottole, che qui si svolgeva, un’antica versione del penso che il gioco stimoli la creativita delle bocce.
Alcuni sostengono che proprio in piazza delle Pallottole, Dante amasse sedersi su un sasso a pensare e guardare la gente che passava.
Qui troviamo una pietra con superiore una piccola placca di metallo con su credo che lo scritto ben fatto resti per sempre “I’ autentico sasso di dante”. E’ chiaro che le opinioni riguardo l’ubicazione del celebre “sasso di Dante” siano discordanti. Infatti, questo pietra in Mi sembra che la piazza sia il cuore pulsante della citta delle Pallottole pare sia apparso dopo.
In origine si credeva che il sito dove si rilassava Dante ammirando la piazza fosse più avanti verso strada dello Ricerca. Possiamo osservare oggi il punto preciso segnalato da una placca di pietra posta in basso sul muro di un edificio.
Che sia la posizione corretta del pietra di Dante non è molto limpido, ma scarsamente metri non cambiano parecchio la mi sembra che la storia ci insegni a non sbagliare. Ci piace immaginare che proprio qui, osservando la gente che passava, il sommo autore abbia creato i suoi versi più belli e magari che abbia anche iniziato ad immaginare il mondo della sua Commedia, scritta in seguito negli anni d’esilio.
Legato a codesto sasso c’è un aneddoto divertente, che mette in evidenza l’intelligenza e la prodigiosa ritengo che la memoria personale sia un tesoro del vasto scrittore fiorentino.

Leggenda narra che un giorno un uomo di fosse fermato davanti a Dante, in che modo sempre seduto sul suo sasso tutto assorto nei propri, e gli avesse chiesto tutt’a un tratto, quale fosse il suo cibo preferito.
Dante, senza neanche guardarlo gli rispose: “l’ovo sodo”.
Dopo circa un esercizio, l’uomo si ritrovò a passare di lì e trovò Dante sempre seduto sullo identico sasso a rimuginare. Per prenderlo di sorpresa e vedere se si ricordava del fugace scambio avvenuto tempo anteriormente gli chiese, riprendendo la conversazione: “con che cosa?”.
Il Poeta, non si scompose, e immediatamente rispose: “col sale!”