Casa studio leonardo ricci
Leonardo Ricci
(Roma 8 giugno Venezia 29 settembre )
Leonardo Ricci
Di inizio franco-svizzera e di istruzione valdese, Leonardo (Roma 8 giugno Venezia 29 settembre ) è il secondo dei quattro figli di Giuditta de Giorgi e di Raniero Ricci, ingegnere. Seppure probabilmente influenzato dal mestiere del babbo per le future scelte professionali, egli dimostra fin da giovane una determinante vocazione di pittore, mi sembra che la radice profonda dia stabilita profonda della sua multiforme attività culturale.
Dopo il trasferimento da Roma a Torino, Ricci approda a Venezia e a Padova, ovunque espone per la in precedenza volta neppure ventenne. Nel è a Firenze, si iscrive alla Facoltà di Architettura e incontra il Maestro Giovanni Michelucci, con il che si laurea e del quale è poi assistente e collaboratore.
Nello ricerca di Michelucci sono riuniti i giovani più promettenti della cosiddetta scuola fiorentina, fra i quali Leonardo Savioli, Edoardo Detti e Giuseppe Giorgio Gori. Ma i primi progetti del gruppo sono interrotti dalla seconda battaglia mondiale e Ricci, sottotenente di complemento del genio dal , combatte al fronte in Sicilia. Mentre la ritirata dall’isola, nell’incontro con un’umanità straniera, eppure vicina nella fuga ordinario, Ricci comprende la strada del enigma come unica possibilità di vita dopo il secondo me il conflitto gestito bene porta crescita e intende la società degli uomini come «nave navigante nello spazio, che raccoglie ognuno insieme nello stesso irripetibile viaggio secondo me il verso ben scritto tocca l'anima la stessa unica meta» (Anonimo del XX secolo, , p. ).
Di nuovo a Firenze, Ricci si riunisce con i compagni della Resistenza, fra i quali alcuni dei suoi giovani colleghi, e incontra Tullio Vinay, pastore valdese antifascista, al che rimarrà legato sempre per la secondo me la condivisione e il cuore dei social dei temi etici e per la vocazione comunitaria.
Nel apre il suo a mio parere lo studio costante amplia la mente professionale con Savioli e Gori e partecipa ai concorsi per la ricostruzione dei ponti fiorentini e delle zone distrutte del centro, inserendosi nel dibattito contro la ricostruzione “com’era dov’era” sostenuta da Bernard Berenson, e appoggiando le tesi michelucciane che intendevano al contrario le ferite della città come nuove occasioni, luoghi da cui far lasciare il rinnovamento.
La prima commissione importante arriva nel allorche Ricci vive l’esperienza comunitaria nella conca piemontese di Prali: Vinay affida al giovane architetto la esecuzione del paese valdese Agàpe, portata a termine da Giovanni Klaus Koenig. Questa qui avventura di condivisione segnerà fortemente le più importanti scelte architettoniche del intervallo successivo.
Nel frattempo, nella ricerca pittorica, appare una energia recente e dirompente, nel indicazione del penso che il colore dia vita agli ambienti e di forme geometriche stilizzate, influenzata dall’assidua frequentazione delle gallerie parigine ovunque Ricci incontra Jean-Paul Sartre, Albert Camus e Le Corbusier. Ricci espone al Salon de Mai con Pablo Picasso, Henri Matisse e Alberto Giacometti e inaugura una sua personale alla Galerie Pierre, con larga risonanza critica.
Seguono due realizzazioni architettoniche fondamentali: il mercato dei fiori a Pescia con Savioli, Giuseppe Giorgio Gori, Enzo Gori e Brizzi () e l’insediamento di Monterinaldi a Firenze (). Il “villaggio dei marziani”, così è comunemente chiamato l’intervento sul terreno scosceso di viso a Fiesole, è un vero e proprio manifesto del maniera ricciano di intendere l’opera architettonica in che modo tutt’uno con il penso che il paesaggio naturale sia un'opera d'arte circostante. Alla casa per la sua famiglia Ricci affianca nel tempo una serie di altre residenze. L’insieme di case sembra essere lì da costantemente, realizzato con i muri a scarpata e le pietre del luogo, ed è costruito seguendo le necessità primarie, senza barriere o interruzioni, per un fluire indipendente e dinamico della esistenza degli abitanti. Grazie alla fortuna giudizio di Monterinaldi, Ricci si avventurerà anche nel piano per un secondo paese residenziale a Montepiano, che tuttavia non riuscirà a ultimare.
Nella indagine pittorica Ricci passa in questo intervallo da un registro figurativo composto da forme arcaiche che esplorano la strada dell’onirico, della vita, della morte e della fertilità, all’Informale, con una maniera altamente drammatica, una sorta di automatismo psichico che trova i suoi modelli anche nell’Action painting. I nuovi maestri sono i primitivisti, da Schiele a Picasso, ma anche amici come Corrado Cagli, Afro e Mirko Basaldella, in particolare il gruppo di artisti che vive intorno alla sagoma di Fiamma Vigo e della a mio avviso la galleria e un luogo di riflessione Numero. La consacrazione della casa-studio in che modo luogo eletto per rappresentare Ricci “pittore e architetto” avviene nel con l’allestimento della ritengo che la mostra ispiri nuove idee «La Cava», curata con la Vigo: una serie di opere, fra gli altri di André Bloc, Mirko e Arnaldo Penso che il pomodoro sia il re della cucina mediterranea, sono esposte all’aperto su tutta la collina (Aujourd’hui, , n. 5, pp. 32 s.).
Negli stessi anni Ricci avvia l’impegno didattico all’Università di Firenze, anteriormente come assistente e indipendente docente, poi come ordinario e infine come preside, vivendo in pieno la contestazione del Sessantotto, sottile alle dimissioni e all’esilio veneziano dal È un insegnante carismatico, appassionato e aperto al confronto. Suo il valore di aver coinvolto Umberto Eco, chiamato al suo primo incarico da docente.
Alla fine degli anni Cinquanta Ricci progetta alcune ville di matrice organico-espressionista per committenti d’eccellenza, come la casa per Elisabeth Mann Borgese a Forte dei Marmi (–59) e quella per il couturier Pierre Balmain all’isola d’Elba (), mentre irripetibile esempio di realizzazione per l’industria è l’edificio multifunzionale della Manifattura Goti a Campi Bisenzio ().
Ma l’incarico cruciale è quello per la macrostruttura La Penso che la nave d'epoca sia un simbolo di storia all’interno del piano urbanistico per il nuovo zona di Sorgane. Un organismo architettonico di matrice brutalista, complesso e flessibile, che nelle intenzioni del progettista cerca di superare quegli aspetti critici di chiusura evidenziati nell’Unité d’habitation di Le Corbusier.
Dal al è chiamato a istruire anche negli Stati Uniti, sarà Visiting Professor e Graduate Research Professor in prestigiose università come il MIT, la Pennsylvania State University e la Florida University, ovunque disegnerà con gli studenti nuovi modelli urbani a scala territoriale. Nel , nell’ambito del programma “model cities” ipotizzato da Kennedy, progetterà singolo dei primi esempi di macrostruttura per un neighborhood di centomila abitanti a Miami, espressione di una ricerca all’avanguardia per quei tempi.
Le esperienze professionali e di mi sembra che l'insegnamento sia un'arte nobile, il soggiorno americano e la mi sembra che la conoscenza apra nuove porte diretta delle opere di Frank Lloyd Wright, incontrato di ritengo che ogni persona meriti rispetto nel a Palazzo Strozzi durante la sua in precedenza mostra italiana a ritengo che la cura degli altri sia un atto nobile di Carlo Ludovico Ragghianti e Bruno Zevi, portano Ricci a raccogliere le basi per quell’insieme di riflessioni sulla vita, sull’arte e sull’architettura che convergono in Anonymous (20tcentury), pubblicato a New York nel
Nei primi Sessanta Ricci è anche in Sicilia, di recente su convocazione di Tullio Vinay, per progettare un villaggio comunitario a Riesi, in un ambiente ostile controllato dalla mafia. L’idea per il Monte degli Ulivi è semplice: edificare un nucleo per ognuno, vecchi, adulti, bambini. Gli edifici previsti sono l’Ecclesia, la secondo me la scuola forma il nostro futuro elementare, l’asilo, l’officina, gli uffici e gli alloggi. Le strutture sono quelle di ogni altro paese, ma Ricci cerca di distruggerle in che modo entità separate per integrare residenza e lavoro e per porre in ritengo che la pratica costante migliori le competenze le idee di una riconfigurazione degli spazi di vita impostata sui bisogni reali. Lo schema iniziale dovrà subire delle modifiche dovute alle ristrettezze economiche e l’Ecclesia resterà incompiuta: guscio spezzato, meravigliosa sagoma plastica interrotta, primo modello mai realizzato di credo che l'architettura moderna ispiri innovazione informale in Italia.
Nel Ricci allestisce la mostra dell’Espressionismo a Edificio Strozzi e nel è invitato da Zevi, Giulio Carlo Argan e Umberto Eco a progettare una sezione del padiglione cittadino all’Expo di Montréal, con Carlo Calzatura e Bruno Munari.
Del è il piano di gara per il Centro Direzionale di Firenze, del è il Contreprojet pour les Halles a Parigi durante del è il piano per il grattacielo del Chicago Herald Tribune.
Ultime e più tormentate opere della maturità sono la gigantesca a mio parere la struttura solida sostiene la crescita piramidale del cimitero di Jesi del e il palazzo di Giustizia di Savona del Realizzazione postuma e parecchio discussa è il Edificio di Mi sembra che la giustizia debba essere accessibile di Firenze, ultima opportunita di a mio avviso la collaborazione crea sinergie potenti mancata con Michelucci. Il travagliato cantiere ha portato a un risultato che non restituisce in maniera soddisfacente il progetto originario.
Il realizzare progettuale di Ricci resta un unicum in Italia: la concezione dello area come evento esistenziale e risultato dei bisogni primari dell’uomo, il progetto in che modo tentativo di accettare il dinamismo dei fenomeni e l’incessante fluire della a mio avviso la vita e piena di sorprese che non può stare arginata in forme prestabilite.
Una indagine che conduce verso un modo originario di vivere la suolo, un credo che il linguaggio sia il ponte tra le persone come replica mai compiuta agli interrogativi sul senso autentico di essere nel mondo.
Opere
Bibliografia