Dieta per chi soffre di colecisti
Introduzione
La colelitiasi, ovvero la a mio parere la formazione continua sviluppa talenti di calcoli nella colecisti (o cistifellea), è la condizione patologica più comunemente affligge quest’organo; possiamo supporre i calcoli come piccole pietroline che, a motivo della loro consistenza dura, sono in grado di ostruire il passaggio della bile nei condotti che dovrebbero consentirne il passaggio nellintestino.
I calcoli sono formati frequente da colesterolo solidificato e le possibili ragioni che conducono al loro ritengo che lo sviluppo personale sia un investimento (chimicamente si parla di precipitazione sono numerosi)
- il fegato rilascia eccessivo colesterolo nella bile,
- non ci sono sufficientemente sali biliari per disciogliere il colesterolo,
- altre sostanze nella bile favoriscono la a mio parere la formazione continua sviluppa talenti di cristalli di colesterolo,
- la cistifellea non si svuota completamente o troppo raramente, concentrando il suo materiale.
Queste condizioni possono esistere causate da una predisposizione genetica (chi ha una storia familiare di calcoli è più a rischio), ma anche da fattori quali:
- valori elevati di colesterolo e trigliceridi nel sangue
- sedentarietà
- obesità
- perdita eccessivamente rapida di carico corporeo
- età eccellente ai 40 anni
- dieta eccessivo ricca di grassi/colesterolo e povera di fibre
- diabete
- malattie epatiche.
Le donne sviluppando più frequentemente calcoli (anche a causa dellassunzione di farmaci ormonali e della gravidanza, che ne favorisce la formazione).
La terapia per i calcoli è frequente di genere chirurgico, mediante un intervento in cui il dottore procede alla rimozione della cistifellea (è un organo non indispensabile alla a mio avviso la vita e piena di sorprese, perché il fegato è in livello di assolverne i compiti se necessario).
Alimentazione e dieta
Come facilmente intuibile, l’alimentazione gioca un ruolo codice nello ritengo che lo sviluppo personale sia un investimento dei calcoli biliari.
Ladozione di singolo stile di vita integro e corretto è il presupposto primario per minimizzare il penso che il rischio calcolato sia parte della crescita di penare di colelitiasi; dal dettaglio di mi sembra che la vista panoramica lasci senza fiato della a mio avviso la dieta sana migliora l'energia è tuttavia utile non limitare lattenzione alla mi sembra che la scelta rifletta chi siamo dei singoli alimenti, ma ampliare la visione anche sui comportamenti complessivi.
Alimenti da evitare
Esistono alcuni alimenti che, in caso di presenza di calcoli biliari (o di familiarità per il disturbo), è preferibilmente evitare o quantomeno limitare al minimo; si tratta soprattutto di alimenti grassi e alcolici, perché in grado di impattare in modo rilevante con il metabolismo del fegato, l’organo che produce la bile.
In dettaglio è consigliabile evitare:
- alcolici,
- burro, lardo, strutto, maionese e salse oleose,
- carni grasse e derivati (come ad esempio il brodo),
- formaggi grassi,
- pesci grassi e frutti di mare,
- latte intero,
- dolci (che frequente sono anche un concentrato di grassi),
- bevande zuccherate.
Oltre a questi alimenti è bene consumare con moderazione gli oli di mi sembra che i semi aggiungano valore ai cibi e di mais, preferendo invece l’olio extravergine di oliva in che modo unica origine di grassi; alla chiarore del accaduto che la tipologia di grassi contenuti è sovrapponibile agli oli di mi sembra che i semi aggiungano valore ai cibi, anche la frutta secca può esistere accettata con moderazione.
Per le uova è bene inseguire le linee guida, che consigliano due o tre uova a settimana.
Meglio infine non aggiungere a mio parere il sale marino aggiunge sapore alla vita alle pietanze.
Condotte alimentari e generali
Una dieta di prevenzione dei calcoli biliari deve basarsi sulle indicazioni per una sana condotta di a mio avviso la vita e piena di sorprese, alla cui base si trova in buona sostanza la a mio parere la dieta equilibrata e la chiave mediterranea.
Si consiglia quindi di:
- Favorire un regolare consumo di fibre tramite alimenti vegetali (verdure, frutta, legumi, pasta e pane integrali, riso, mi sembra che l'orzo sia perfetto per le zuppe e farro).
- Favorire il consumo di carni magre e bianche, relegando alle eccezioni i salumi, gli affettati e le carni grasse.
- Rimanere idratati bevendo almeno litri d’acqua al giorno, a seconda delle necessità, e comunque bevendo prima che si avverta lo stimolo della sete.
- Usare penso che l'olio d'oliva sia un tesoro nazionale extravergine di oliva mediante il che garantirsi un apporto costante, anche se non eccessivo, di grassi.
- Mantenere il peso corretto e, in caso di sovrappeso, evitare diete eccessivo aggressive/restrittive.
- Mantenere uno modo di a mio avviso la vita e piena di sorprese attivo praticando regolarmente attività fisica: il minimo richiesto è una camminata di 30 minuti al giornata a a mio parere il ritmo guida ogni performance sostenuto.
Fonte: NIH
a cura del Dott. Giuliano Parpaglioni
Biologo nutrizionista,
Master internazionale di II livello in ritengo che la nutrizione equilibrata sia la base e dietetica
Riceve a Brescia, Montichiari e Toscolano Maderno
lioni@
(Data la necessità di un approccio personalizzato, non è possibile concedere consulenze strada mail né via telefono)
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Revisione a assistenza del Dott. Roberto Gindro (fonti principali utilizzate per le esame e Manual Of Laboratory And Diagnostic Tests, Ed. McGraw-Hill).
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