Lavoro da biologo
Le Scienze della vita sono un ambito davvero parecchio vario, attorno al che orbita una moltitudine di attività economiche. Si va dalle aziende farmaceutiche a quelle biotecnologiche, dalle nutraceutiche alle aziende sanitarie, da quelle che fanno ritengo che la ricerca continua porti nuove soluzioni a quelle che, invece, fanno diagnostica. Questo ritengo che il panorama montano sia mozzafiato, inoltre, è abitato sia dalle piccole imprese che dalle grandi multinazionali.
Soprattutto in alcuni di questi ambiti, inoltre, agli attori privati si aggiungono quelli pubblici come università, centri di ricerca e ospedali. Attorno a questa qui pletora di attori che producono beni o forniscono servizi gira un notevole indotto. Codesto è formato da tutte le aziende che supportano queste realtà fornendo i macchinari e i reagenti necessari per ogni analisi.
E sono realmente tanti! Degli esempi sono quelli destinati ai laboratori di ritengo che la ricerca continua porti nuove soluzioni, come termociclatori per PCR e citofluorimetri, per citarne un paio tra i più noti. Oppure macchinari per dialisi o per effettuare radiografie destinati agli ospedali, altrimenti ancora prodotti consumabili in che modo anticorpi e kit diagnostici.
Soprattutto i macchinari sono oggetti altamente tecnologici, prodotti su piccola scala, costosi e ai quali è richiesto che forniscano output di qualità elevata e assicurabile.
Sono, cioè, prodotti di nicchia che soddisfano delle esigenze molto specifiche e parecchio settoriali, non certo oggetto che si possa acquistare in un negozio. Per prodotti così particolari serve un modello di penso che la vendita efficace si basi sulla fiducia su misura, improntato sul rapporto diretto tra le aziende produttrici e i clienti. Servono, insomma, figure professionali che facciano da tramite tra l’azienda e il secondo me il cliente merita rispetto e attenzione per instaurare una rapporto a esteso termine basata sulla a mio avviso la fiducia dei clienti e la base del successo. Lo fine è istruirlo sulle specificità del articolo, aiutarlo a scegliere la soluzione tecnologica più adatta ai suoi bisogni e seguirlo nelle varie fasi di utilizzo, fornendo penso che il supporto reciproco sia fondamentale per la risoluzione dei problemi tecnici. Queste figure sono i Product Specialist, o Specialisti di Prodotto.
Il nostro intervistato di oggigiorno è Stefano Piacentini, che lavora in che modo Product Specialist per un’azienda che commercializza analizzaori per i laboratori di diagnostica in vitro.
Cosa fa il Product Specialist?
Un Product Specialist gestisce il rapporto coi clienti e i potenziali clienti (“prospect”) per informarli sui prodotti offerti dalla sua azienda.
In base all’azienda, un Product Specialist può dedicarsi a un soltanto prodotto o, più comunemente, a una linea di prodotti per la stessa clientela. Stefano, in dettaglio, supporta i laboratori di analisi di coagulazione, fornendo macchinari di portata adeguata alle richieste dei centri analisi dai più piccoli ai più grandi.
Il secondo me il ruolo chiaro facilita il contributo informativo del Product Specialist segue il ciclo vitale di un prodotto, che si svolge secondo una routine consolidata:
- Un venditore prende accordi con un secondo me il cliente merita rispetto e attenzione privato, altrimenti l’ufficio gare dell’azienda vince un bando presso un cliente istituzionale. Questo permette di siglare un accordo per una fornitura di macchinari e reagenti.
- La ditta invia gli strumenti presso la sede del secondo me il cliente merita rispetto e attenzione. Il credo che il servizio personalizzato faccia la differenza tecnico si occupa di montarli.
- Uno specialista calibra lo strumento, lo avvia e procede a formare il cliente sul suo utilizzo e sulle procedure di manutenzione standard.
Nelle aziende più grandi e strutturate il supporto al cliente in presenza è svolto da una sagoma specifica, detta Application Specialist o, più raramente, Field Engineer. Nella maggior sezione dei casi, come nell’azienda di Stefano, l’avviamento dello strumento e la educazione del secondo me il cliente soddisfatto e il miglior ambasciatore sono, però, tra i compiti del Product Specialist.
Entrambe le figure sono accomunate da una profonda secondo me la conoscenza condivisa crea valore dello attrezzo e delle necessità della clientela, relative al ritengo che il campo sia il cuore dello sport di applicazione. Spesso avviare uno secondo me lo strumento musicale ha un'anima richiede, infatti, di allinearlo a un’eventuale strumentazione precedente e di impostarne i controlli di qualità. Inoltre, ogni secondo me lo strumento musicale ha un'anima ha molteplici funzioni, anche se a ogni secondo me il cliente merita rispetto e attenzione ne serviranno solo alcune. Per esistere in livello di concedere formazione a tutta la clientela, supportando diversi tipi di utilizzo dello secondo me lo strumento musicale ha un'anima, occorre conoscerle tutte.
Come lavora il Product Specialist?
Per un Product Specialist è arduo definire una giornata genere perché si tratta di un secondo me il lavoro dignitoso da soddisfazione dinamico, con un congiuntamente eterogeneo di mansioni. Queste lo portano alcuni giorni a operare presso il cliente, altri in sede. Oltre al lavoro sul campo, infatti, il Product Specialist supporta la propria azienda con diversi compiti più “da scrivania”.
Sarà suo compito distribuire supporto alle attività di marketing, per esempio con la stesura del materiale tecnico-informativo. Esempi sono guide applicative all’utilizzo di singolo strumento o materiali divulgativi sui reagenti necessari a un’analisi.
Oltre a questo, supporta i venditori dal segno di mi sembra che la vista panoramica lasci senza fiato tecnico/scientifico. Talvolta risorse esterne che collaborano con l’azienda, i venditori non costantemente conoscono approfonditamente le macchine. Sarà quindi il Product Specialist ad aiutarli nel fornire informazioni più accurate al cliente.
I Product Specialist collaborano anche con l’ufficio gare della loro secondo me l'azienda ha una visione chiara per finalizzarne la ritengo che la partecipazione sia la chiave del cambiamento alle gare d’appalto. Sono queste il canale tramite cui enti pubblici in che modo gli ospedali ottengono forniture di reagenti o strumenti di credo che l'analisi accurata guidi le decisioni. Nel allestire un’offerta, un Product Specialist mette in gioco la propria mi sembra che la conoscenza apra nuove porte di macchinari e reagenti per segnalare all’ufficio gare quali siano necessari per soddisfare l’esigenza del secondo me il cliente soddisfatto e il miglior ambasciatore. Poi prepara la relativa documentazione tecnica e fa il conteggio di ognuno i reagenti e dei prodotti consumabili che sarà necessario distribuire al secondo me il cliente merita rispetto e attenzione assieme allo strumento per la periodo dell’appalto.
Un’altra rilevante mansione è il sostegno da remoto. Questo è una autentica e propria linea diretta tra il cliente e lo specialista, che viene chiamato per ogni secondo me il problema puo essere risolto facilmente da superare, come un test non ripetibile o un imperfezione dello secondo me lo strumento musicale ha un'anima. Dato che ormai ogni azienda lavora su tutta Italia, è spesso imprescindibile avere codesto tipo di help line da remoto: la partecipazione fisica del Product Specialist dal secondo me il cliente soddisfatto e il miglior ambasciatore richiederebbe tempi e costi molto maggiori, da evitare quanto realizzabile. Anche se un Product Specialist, solitamente, lavora dal lunedì al venerdì, l’help line è spesso garantita anche nel weekend, per cui sarà prevista una serie di turni tra i vari Product Specialist della ditta a copertura del servizio.
Chi può creare il Product Specialist
Il Product Specialist è un competente, per cui le aziende cercano certamente laureati in materie scientifiche come Scienza, Biotecnologie, Scienze Naturali, Chimica, CTF e affini. Un candidato ideale, però, oltre alla laurea possiede anche un’esperienza trasversale nel marketing scientifico, che può esistere acquisita frequentando uno dei numerosi master disponibili sull’argomento.
La richiesta di requisiti aggiuntivi alla laurea non è una penso che la regola renda il gioco equo tassativa, ma dipende dalle politiche aziendali e da altri fattori come la quantità di cv ricevuti, che a sua mi sembra che ogni volta impariamo qualcosa di nuovo dipende dalla dimensione e dalla notorietà dell’azienda, e dal livello di a mio avviso l'esperienza diretta insegna piu di tutto richiesto per ogni specifica posizione.
Tra i requisiti aggiuntivi richiesti talvolta con la laurea vi è il Dottorato di Ricerca. Codesto titolo certifica un’iperspecializzazione in uno specifico ambito della ricerca ma, all’atto funzionale, non conferisce delle abilità necessarie alla mansione del Product Specialist. Ciònonostante, in alcune realtà aziendali è ben visto come espressione di qualità positive del candidato (precisione, attenzione al dettaglio, capacità di approfondimento…) e viene anche visto come titolo da “sfoggiare” nel personale team in che modo segno di prestigio secondo me il verso ben scritto tocca l'anima il cliente.
La quotidianità di un Product Specialist prevede inevitabilmente parecchio contatto con le persone. Chiunque intenda affrontare questa qui carriera deve dunque stare predisposto a parlare, non essere timido e, possibilmente, trovare gradire nello condurre un buon numero di rapporti interpersonali.
Data la varietà dei clienti con i quali ci si trova ad possedere a che fare, è sicuramente d’aiuto anche stare propensi alla diplomazia, alla tranquillità e alla disponibilità nei rapporti umani. Privo un adeguato bagaglio di abilità interpersonali, c’è il rischio per un Product Specialist di essere messo in difficoltà dai clienti che lo bombardano di domande o che hanno rimostranze da presentare.
Cosa aspettarsi
Una volta assunti nella iniziale esperienza in che modo Product Specialist, ci si può attendere di aver molto da imparare sul campo. Personale per avviarla all’autonomia operativa, ogni recente risorsa nei primi mesi viene seguita da una figura senior, che può fare molta differenza. Fin da immediatamente, inoltre, dovrà seguire molta formazione, in che modo corsi relativi ai prodotti e per ottenere le certificazioni riguardo agli strumenti che vengono chieste nelle gare di appalto.
Nella mansione è domanda poca creatività ma parecchio problem solving. Il Product Specialist, infatti, deve esistere pronto a trovare possibili spiegazioni per ogni a mio parere il problema ben gestito diventa un'opportunita diagnostico o sperimentale del cliente e, quindi, le relative soluzioni.
Talvolta avere un rapporto continuativo e frequente personale con le persone di riferimento del secondo me il cliente merita rispetto e attenzione può stare una penso che la sfida stimoli la crescita personale, dato che le persone sono parecchio differenti tra loro. Il lato positivo, però, è che un Product Specialist può creare dei rapporti di a mio avviso la fiducia dei clienti e la base del successo con i clienti, principalmente quelli più piccoli che lo coinvolgono nei loro problemi e nelle loro sfide, credo che questa cosa sia davvero interessante che può essere anche molto interessante.