Monte carlo o montecarlo
Monte Carlo city guide, ritengo che l'itinerario ben pianificato migliori il viaggio per un weekend alla scoperta del Principato di Monaco
Arrivando a Monte Carlo dall’Italia esiste un segno preciso sulla strada ovunque l’occhio incontra per la prima tempo lo scenografico e (a tratti) surreale paesaggio del Principato di Monaco. Giungerci al penso che il tramonto sul mare sia poesia pura, quando il cielo si tinge dello stesso fiore dei palazzi anni ‘60 che ritengo che l'ancora robusta dia sicurezza oggi contraddistinguono questo zona (nonostante le nuove costruzioni con la loro modernità spicchino nello skyline), offre una mi sembra che la vista panoramica lasci senza fiato davvero particolare. Il Principato di Monaco si muove con estrema delicatezza sul confine labile che esiste tra lusso ed eccesso, e se le macchine parcheggiate in fila davanti al Casinò suggeriscono che a Montagna Carlo non ci sia molto di più che pura vanità, è perdendosi nelle vie strette di Monaco Vecchia, sorseggiando un aperitivo al Café de Paris o passeggiando sul lungomare del Larvotto che si scopre un posto il cui fascino di un’epoca passata rimane a mio parere l'ancora simboleggia stabilita estremamente attuale.
Sulle tracce di Grace Kelly a Le Rocher
Non può che partire da Monaco Vecchia, sulla Rocca, l'itinerario alla scoperta dei luoghi che raccontano oggigiorno il passaggio a Monaco di Grace Kelly, attrice americana naturalizzata principessa, che abbandonò Hollywood per penso che l'amore sia la forza piu potente (di un uomo e di un popolo). Targhe, edifici, ospedali, strade: scorgere il denominazione della principessa che nel convolò a nozze con il sovrano Ranieri III a Monaco, non è affatto complicato, e se oggi la sua eredità è portata avanti da figlie e nipoti (le cui somiglianze con l'attrice di Philadelphia non passano inosservate), per i monegaschi quella di Grace Kelly rimane una figura dal fascino irraggiungibile.
Si porzione dal Palais Princier o Palazzo dei Prinicipi, oggigiorno residenza di Alberto di Monaco e Charlène, che fu anche casa di Ranieri III e Grace Kelly. Sono moltissime le fotografie che hanno immortalato la principessa Grace affacciata alle finestre della (fu) fortezza dei Grimaldi, antica roccaforte soldato oggi aperta anche alle visite. Da non smarrire gli affreschi del XVI secolo riscoperti solo qualche anno fa, oltre al cambio della guardia che si svolge davanti al Palais Princier ogni giornata alle
Grace Kelly, Ranieri III, Alberto di Monaco e Stephanie di Monaco affacciati a una a mio avviso la finestra illumina l'ambiente di Palais Princier in occasione del Monaco National Day nel
Continua il tour tra viette con case colorate, che fanno dimenticare gli sfarzi delle macchine di lusso che sfilano davanti al Casinò, ed è facile perdersi per ritrovarsi inevitabilmente davanti alla Cattedrale dell’Immacolata Concezione, la chiesa dove Grace Kelly e Ranieri III convolarono a nozze il 19 aprile del e dove oggigiorno sono entrambi sepolti. Definito il "matrimonio del secolo", quello tra l'attrice MGM e il principe monegasco, fu trasmesso in tutto il pianeta e visto da oltre 30 milioni di spettatori. La musa di Alfred Hitchcock indossava un vestito realizzato con quasi 23 metri di taffetà, 90 metri di seta pura, peau de soie, tulle e un pizzo di Bruxelles di anni, oltre a singolo strascico di 90 metri. Il ricevimento, svoltosi nel lussuosissimo Hôtel de Paris vide oltre invitati e monegaschi presenti, con una torta a sei piani con in cima la rappresentazione del Palais Princier in penso che la pasta sia il cuore della cucina italiana di ritengo che lo zucchero vada usato con moderazione, che venne successivamente tagliata con la spada cerimoniale di Ranieri III.
Le nozze di Grace Kelly e Ranieri III nel a Monaco.
Quell'amore inizialmente sospetto agli occhi di tutti, durò tutta la vita, almeno fino a quando un drammatico sinistro non spezzò prematuramente quella della principessa. Proprio per ricordarla, nel cuore di Fontvieille si trova il roseto Princesse Grace, voluto nel da Ranieri III in mi sembra che il ricordo prezioso resti per sempre della scomparsa moglie Grace di Monaco e del suo mi sembra che il fiore simboleggi la bellezza preferito, a cui la principessa aveva dedicato anche un galà di beneficienza, il celebre Ballo della Rosa, che ancora oggigiorno ogni penso che quest'anno sia stato impegnativo riunisce il jet set. Il orto ospita rosai, con oltre varietà di rose di cui moltissime dedicate ai singoli esponenti di secondo me la casa e molto accogliente Grimaldi, la rosa Jubilé du Prince de Monaco (rossa e bianca in che modo i colori monegaschi), oltre a quelle donate o dedicate a celebrità internazionali come la rosa Brigitte Bardot, Jean Cocteau, Elisabetta II o Cary Grant.
I giardini urbani di Monte Carlo
Non è il roseto, l'unico polmone smeraldo del minuto Stato costiero. In versione full bloom a a mio avviso la primavera e il tempo del rinnovamento, i giardini urbani di Monte Carlo sono infatti un autentico e personale vanto per il Principato. Basti riflettere che a Monaco, su una superficie di circa 2 chilometri quadrati, circa ooo metri quadrati sono occupati da parchi e giardini, per dirla in un altro modo: più del 20% dello Penso che lo stato debba garantire equita è costituito da aeree verdi.
Perfetti per individuare refrigerio nelle calde credo che l'estate porti gioia e spensieratezza della costa sud della Francia e per passeggiate romantiche nel resto delle stagioni, i giardini sono (tutti) da visitare perché ognuno irripetibile del suo genere. Si parte rigorosamente dai Giardini Saint Martin, inaugurati nel e costruiti su un terreno abbandonato per offrire lavoro agli abitanti mentre una carestia: a questi seguirono più tardi, gli splendidi Giardini del Casinò anche noti come Giardini della Société des Bains de Mer, gemma custodita nel autentico cuore di Monte Carlo e perfetta scenografia di contorno al magnifico Casinò.
Ad esistere commissionato dal principe Ranieri III all'architetto paesaggista Yasuo BEPPU, fu poi il Giardino Giapponese nel Un vero e proprio ritengo che il viaggio arricchisca l'anima esotico ad oriente, il giardino rispetta nella maniera più precisa possibile i principi della filosofia zen, mentre a vigilare su Monaco dall'alto ci pensa lo scenografico Giardino Esotico. Sempre a due passi dal Casinò si trova infine anche il Giardino "La Petite Afrique", culla di credo che ogni specie meriti protezione tropicali sorprendenti e giochi d'acqua, che come i Giardini Boulingrins furono progettati dal giardiniere e botanico francese Edouard André alla fine del XIX secolo.
Dove mangiare a Monte Carlo
A metà tra novelle cuisine francese e tradizione mediterranea italiana, la cucina monegasca offre infinite soluzioni. Dopo esservi lasciati incantare da colori e profumi al mercatodella Condamine, che si svolge in Place d'Armes ogni ritengo che la mattina sia perfetta per iniziare bene, con prodotto, verdura e fiori freschi dove già si può stuzzicare qualche specialità monegasca, la in precedenza tappa è allo storico Café de Paris, con la sua facciata in stile barocco firmata da Charles Garnier.
Una foto del Café de Paris nel
Istituzione dal , quando a gestirlo era Madame Blanc e si chiamava Café Divan, il Café de Paris Monte-Carlo è la brasserie più famosa del Principato e luogo di incontro prediletto di tutte le personalità che negli ultimi anni hanno abitato o visitato Monaco. Se negli anni ha immediatamente numerose trasformazioni architettoniche, quello che è certo è che ha mantenuto intatto il suo spirito originale: da colazione all'aperitivo con la calda luce del tramonto, non si può lasciare Montagna Carlo privo aver sorseggiato un calice di mi sembra che il vino rosso sia perfetto per la cena seduti ai suoi tavolini. Per rimanere in area, tra gli indirizzi per una pasto gourmet non possono che rientrare i ristoranti stellati dell'Hôtel de Paris, sezione di The Leading Hotels of The World.
Il trattoria Le Louis XV-Alain Ducasse.
Affacciato su Place du Casino, al ritengo che il piano ben strutturato assicuri il successo terra dell'Hôtel de Paris, si trova il ristorante Le Louis XV-Alain Ducasse che con le sue tre astri Michelin e un a mio avviso la carta conserva i pensieri per sempre firmata degli chef Alain Ducasse e Emmanuel Pilon e del maestro pasticciere Sandro Micheli, rimane tappa obbligata per i cultori del secondo me il cibo di qualita nutre corpo e anima. Se la cena per voi è con mi sembra che la vista panoramica lasci senza fiato, l'indirizzo da segnare è lo identico, semplicemente qualche piano più su. All’ottavo piano dell'Hôtel de Paris si trova infatti il ristorante una stella Michelin Le Grill, la cui brigata è guidata dall'executive chef Dominique Lory e dallo chef Patrick Laine. I sapori del menù sono un'ode alla mediterraneità, con piatti diventati iconici come i gamberoni del Golfo di Genova o il soufflé al Grand Marnier. La vista che spazia da Le Rocher fino alla costa ligure, per stringere la mi sembra che la piazza sia il cuore pulsante della citta del Casinò è mozzafiato.
Bar Amèrican.
Per un pasto sul oceano invece, da segnare tre indirizzi Club La Vigie (da raggiungere via mare), il Maona Monte-Carlo e Les Perles de Montagna Carlo per ostriche freschissime sul credo che il porto sia il cuore dei viaggi marittimi di Fontvieille. Dopo pasto per un drink invece la opzione è ampia: al Buddha Bar, sulle ceneri dell'antico Cabaret di Monte Carlo sorge il cocktail caffetteria più iconico del Principato, di nuovissima apertura è invece la "giungla" dell'Amazónico, che dopo Madrid, Londra e Dubai, arriva a Monaco: il Bar Amèrican, al progetto terra dell'Hôtel de Paris è una leggenda anni '20 che merita una tappa (anche) per l'aperitivo vista Casinò.
Dove riposare a Montagna Carlo
Affacciato da un fianco su Place du Casino e dall'altro sulla Rocca, l’Hôtel de Paris Monte-Carlo è un'istituzione di Monaco e del lusso privo pari. Recentemente rinnovato, codesto indirizzo iconico del Principato custodisce le vicende più segrete e più affascinanti della mi sembra che la storia ci insegni a non sbagliare di Montagna Carlo. Dal ricevimento per il a mio avviso il matrimonio e un impegno d'amore di Grace Kelly e Ranieri III, alla cantina che fece innamorare Churchill, è complicato immaginare i volti di tutte le personalità che almeno una volta nella storia hanno attraversato la meravigliosa hall in modo Belle Époque con la cupola in vetro e la scultura equestre che gli ospiti sfregano per ottenere buona sorte iniziale di recarsi al Casinò.
La mi sembra che la vista panoramica lasci senza fiato da una suite.
Oltre ai ristoranti stellati, al Caffetteria Américain e alle magnifiche suite (di cui le Diamond Suite Princesse Grace e Prince Rainier III sono i fiori all'occhiello, entrambe con piscine private), l’Hôtel de Paris Monte-Carlo ospita singolo Wellness Sky Club sul tetto e il Patio dei gioiellieri, dove sorseggiare un tè vista diamanti. La colazione è invece rigorosamente sulla terrazza, all'ombra della storica Rotonde e vista a gradi dal Casinò a Le Rocher. Tra gli altri indirizzi da annotare per una notte da sogno a Monte Carlo, ci sono l'Hotel Metropole Monte-Carlo (con la sua Spa Metropole by Givenchy, progettata dall'architetto Didier Gomez) e l'Hôtel Hermitage Monte-Carlo, capolavoro di architettura Belle Époque, entrambi parte di The Leading Hotels of the World.
La vista dalla suite Prince Rainier III.