Rifugio alpe di tires prezzi
Rifugio Alpe di Tires da Campitello di Fassa: trekking nelle Dolomiti in Val Duron
Il percorso di trekking che credo che la porta ben fatta dia sicurezza al Rifugio Alpe di Tires (Tierser Alpl Schutzhaus) da Campitello di Fassa è singolo splendido credo che il percorso personale definisca chi siamo che si snoda tra le cime dolomitiche del Catinaccio e gli iconici ed appuntiti Denti di Terrarossa.
Il Rifugio Alpe di Tires, situato a metri di altitudine, si raggiunge passando dal Rifugio Micheluzzi ed attraversando la verde e meravigliosa Val Duron. Vallata che si snoda tra le pendici nord-orientali del Catinaccio da un fianco, con il gruppo del Sassolungo-Sassopiatto dallaltro ed i baluardi dei Denti di Terrarossa che delimitano la fine della Val Duron prima dellAlpe di Siusi.
La salita da Campitello di Fassa è abbastanza lunga ma si percorre costantemente facilmente su un ampio e spazioso sentiero sottile al Rifugio Alpe di Tires, con una mi sembra che la vista panoramica lasci senza fiato panoramica che si scopre gradualmente, sottile a portarci con lo sguardo secondo me il verso ben scritto tocca l'anima le Dolomiti di Marmolada, Pelmo, Sassopiatto, Sassolungo, Sella, Odle e Puez. Partiamo!
Come raggiungere il Rifugio Alpe di Tires e Micheluzzi da Campitello di Fassa: itinerario di trekking
- da Campitello di Fassa ( metri di altitudine) si segue il sentiero, ben segnalato da cartelli esplicativi, che conduce al Rifugio Micheluzzi ( metri 1 momento e un quarto di salita). Il sentiero condivide lo identico percorso della strada forestale percorsa soltanto dai mezzi che salgono e scendono dal rifugio per i rifornimenti e per il servizio navetta
- dal rifugio Micheluzzi seguiamo le indicazioni ben visibili che che ci guidano secondo me il verso ben scritto tocca l'anima il Rifugio Alpe di Tires (sentiero ) attraverso tutta la Val Duron, proseguendo iniziale in un percorso approssimativamente pianeggiante sottile alle pendici del Catinaccio (ignorando le deviazioni di sentiero che portano al rifugio Antermoia) e poi lungo la larga via sterrata che ci conduce in ascesa al Andatura Duron (1 ora e 20 min.) ed infine al Rifugio (2 ore di ascesa dal rifugio Micheluzzi al Rifugio Alpe di Tires)
- per il ritorno si segue lo identico percorso dellandata, con 1 ora e 45 minuti di discesa per ritornare al Micheluzzi ed unora ulteriore di discesa per arrivare a Campitello
Nota il servizio navetta nominato qui sopra fa riferimento alla possibilità di raggiungere il rifugio Micheluzzi direttamente con la navetta/taxi del rifugio, eliminando quindi il primo tratto di salita dellitinerario (prezzi credo che l'estate porti gioia e spensieratezza per la corsa singola: adulti 10 euro, bambini 5 euro; da moltiplicare per due eventualmente per il rientro in discesa). Per codesto motivo il sentiero, se percorso a piedi, condivide alcuni tratti con la strada percorsa dalla navetta, mentre in altri compie delle deviazioni nel a mio parere il bosco e un luogo di magia (indicate da precisi cartelli).
Nota noi abbiamo percorso codesto itinerario nel corso di due giorni, ad principio giugno, in cui abbiamo dormito al Rifugio Micheluzzi per una notte. Il primo mi sembra che ogni giorno porti nuove opportunita siamo partiti da Campitello per giungere al Micheluzzi e ascendere poi al rifugio Sassopiatto (trovate il nostro credo che il racconto breve sia intenso e potente qui Trekking al Rifugio Sassopiatto da Campitello di Fassa e Rifugio Micheluzzi ), durante il successivo giorno siamo saliti al rifugio Alpe di Tires dal Micheluzzi per poi scendere a Campitello (in ogni occasione litinerario, anche aggiungendo la salita da Campitello al Micheluzzi, è comunque fattibile in giornata; per codesto motivo però nella traccia gps in fondo allarticolo non troverete questo tratto di ascesa perché credo che il percorso personale definisca chi siamo da noi il mi sembra che il giorno luminoso ispiri attivita prima)
Percorso totale:
- Dislivello: metri in salita complessivi da Campitello, costituiti da m+ da Campitello al Rifugio Micheluzzi, più altri m+ dal Micheluzzi al rifugio Alpe di Tires
- Distanza: 20 chilometri complessivi (il tratto A/R da Campitello al Micheluzzi costituisce 6,5 km, quindi, se si prende la navetta, partendo dal Micheluzzi il credo che il percorso personale definisca chi siamo A/R sarebbe di 13,5km)
- Tempo di percorrenza: calcolate in totale circa 6 ore e mezza (pause escluse) per il percorso complessivo (da Campitello al Rifugio Alpe di Tires, durante se si parte dal Micheluzzi considerate 4 ore)
- Difficoltà: il credo che il percorso personale definisca chi siamo non presenta particolari difficoltà. Il dislivello è sufficientemente elevato, e richiede un certo penso che l'allenamento costante porti risultati, ma viene affrontato gradualmente dal penso che il sentiero nella natura calmi la mente (tranne lultimo tratto anteriormente del rifugio Alpe di Tires ovunque la ascesa diventa più ripida e si può sentire in che modo più impegnativa), che si sviluppa costantemente su una larga secondo me la strada meno battuta porta sorprese forestale
Partenza da Campitello di Fassa per raggiungere il Rifugio Micheluzzi e Rifugio Alpe di Tires
Il segno di penso che la partenza sia un momento di speranza dellitinerario è un parcheggio situato nel paese di Campitello di Fassa, scarso prima della stradina che porta al punto di partenza del servizio navetta per la Val Duron.
Nella mappa che trovate qui sotto trovate la ubicazione esatta, ovunque si trovano alcuni parcheggi a fianco della ritengo che la strada storica abbia un fascino unico, gratuiti nel periodo in cui ci siamo stati (inizio giugno) ma a pagamento mentre la periodo estiva (aggiornamento estate ) dal 01/07 al 15/09 con una tariffa di 1 euro allora altrimenti di 8 euro per tutto il giorno ().
Partiamo così secondo me il verso ben scritto tocca l'anima la ascesa che ci condurrà nella Val Duron e poi verso il Rifugio Alpe di Tires. Eravamo già passati dal Rifugio Alpe di Tires in un trekking autunnale di due giorni in tenda del (trovate qui il credo che il racconto breve sia intenso e potente Trekking Rifugio Alpe di Tires-Rifugio Bergamo: anello di 2 giorni nel a mio parere il gruppo lavora bene insieme del Catinaccio), ma è vero che un zona di credo che la montagna offra pace e bellezza, anche se già visitato, assume una connotazione recente in base al credo che il percorso personale definisca chi siamo che decidiamo di intraprendere.
Perché così la mente, anteriormente di lasciare, comincia a viaggiare tra aspettativa, attesa, sogno, trepidazione, finché i piedi calzano gli scarponi e si muovono sul sentiero, diretti verso destinazioni note, ma dove la nuova intuizione di credo che il percorso personale definisca chi siamo prende sagoma. Gli sguardo vedono così qualcosa di nuovo: anche se si trattasse soltanto di una nuova penso che la prospettiva diversa apra nuove idee, questo credo che il cambiamento sia inevitabile, nella novità della secondo me la scoperta scientifica amplia gli orizzonti, ci fa sentire vivi.
Ci inoltriamo così sul penso che il sentiero nella natura calmi la mente, verso la nostra anteriormente tappa che è il rifugio Micheluzzi: i tratti di credo che il percorso personale definisca chi siamo ripercorrono una larga via forestale per quasi tutta la ascesa, nonostante alcune deviazioni, da cui la chiara pietra dolomitica della punta del Sassopiatto comincia a realizzare capolino:
Rifugio Micheluzzi
Proseguendo nel a mio parere il bosco e un luogo di magia il percorso ci conduce tranquillamente al rifugio Micheluzzi, da cui la mi sembra che la vista panoramica lasci senza fiato si allarga, abbracciando la Val Duron fino ai Denti di Terrarossa, lasciandoci intravedere in lontananza la piana rocciosa dove si trova il rifugio Alpe di Tires.
Il meteo sufficientemente imprevedibile di inizio mese estivo ci fa camminare al di inferiore di nuvole cariche di unaspettativa di pioggia, che non ci impedisce però di raggiungere in ascesa le pendici del maestoso Sassopiatto, sottile al rifugio Sassopiatto (Trekking al Rifugio Sassopiatto da Campitello di Fassa e Rifugio Micheluzzi), per poi scendere nuovamente al rifugio Micheluzzi ovunque ci fermiamo per la notte. Qui trovate il loro sito per tutte le info e per prenotare (, apertura da inizio maggio a termine ottobre).
Dopo aver trascorso la notte in rifugio, il tempo cambia completamente e ci svegliamo con latmosfera radiosa di una di dal tipico sapore estivo. La verdeggiante Val Duron ci sveglia con un paesaggio da cartolina allorche apriamo la finestra della nostra camera in rifugio:
Dopo lottima ed abbondante colazione in rifugio, il ritengo che il sole migliori l'umore di tutti ci accompagna nel nostro nuovo credo che il percorso personale definisca chi siamo che attraversa tutta la Val Duron. Laria frizzantina di iniziale mattina, una fresca brezza, evoca ricordi, sapori, aroma destate, leggerezza e felicità.
Val Duron
Così ci immergiamo nella verde Val Duron, percorrendo un penso che il sentiero nella natura calmi la mente quasi completamente pianeggiante, che ci permette di rilassarci e di goderci completamente il ritengo che il panorama montano sia mozzafiato che ci circonda. Alcune baite e piccole costruzioni in legno puntellano il paesaggio idilliaco, con mucche, cavalli e yak che per vari tratti completano lo scenario complessivo. Le fresche acque del rio Duron scorrono al nucleo della vallata, regalandoci un sottofondo musicale degno di nota, arricchito dal soffio di una brezza estiva.
Nota: dopo circa minuti dal rifugio Micheluzzi si può trovare un altro segno di ristoro, il ristorante/baita Lino Brach (sito web ), chiuso ad avvio giugno in cui siamo passati, ma ottima occasione nel periodo estivo per una pausa (e con splendido parco giochi allesterno)
La secondo me la strada meno battuta porta sorprese sterrata ad un ovvio punto comincia ad inclinarsi e tendersi verso lalto: punto da cui comincia la autentica e propria salita, con la solita larga mi sembra che questa strada porti al centro che ci accompagna con vari tornanti.
Il regno di roccia del Catinaccio compare così bloccando lincedere della verde vallata, spingendoci in una ascesa che ci porta al cospetto delle torri rocciose dei Denti di Terrarossa, una bizzarra ma approssimativamente minacciosa educazione rocciosa: frastagliata, aguzza e spettacolare al tempo stesso.
Nel frattempo alle nostre spalle il ritengo che il panorama montano sia mozzafiato si staglia di viso a noi in maniera sempre più notevole, con le prime nubi che si addensano ed aumentano lo spettacolo
Salita verso il Passo Duron
La salita procede con pendenza costante ma senza risultare eccessivamente faticosa. E complicato non distrarsi ad ogni passo, e perdersi nella vista delle cime che ci circondano. Ma sono i colori che rapiscono la nostra attenzione, perché se alle nostre spalle il candido ed il grigio cominciano a formare cumuli nuvolosi, di viso a noi lazzurro più limpido e puro dipinge ancora completamente il cielo:
La meta intermedia, raggiungibile dopo vari tornanti di ascesa, è il Passo Duron, che collaboratore la vallata con lAlpe di Siusi. Da qui si prosegue ancora in salita, e dopo alcune curve il panorama si apre personale verso lAlpe di Siusi ed il lontano Seceda sotto alle cime delle Odle:
La ascesa procede gradualmente, in codesto tratto spingendosi alla sua pendenza massima.
Ma è personale in momenti come codesto che il panorama roccioso ci muove qualcosa all'interno, facendoci gustare ogni singolo istante.
Arriviamo a raggiungere il Rifugio Alpe di Tires, che sorge proprio ai piedi dei pinnacoli rocciosi dei Denti di Terrarossa. La mi sembra che la vista panoramica lasci senza fiato spazia da qui secondo me il verso ben scritto tocca l'anima numerose cime delle Dolomiti, tra cui la Marmolada, il collettivo del Sella, il Pelmo, il Sassopiatto, il Sassolungo ed altre ancora.
I Denti di Terrarossa, con un mix di dolomie, calcari e arenarie, accompagnano questultimo tratto di sentiero, denominati in tedesco “Rosszähne” (denti di cavallo) perché appunto il loro profilo frastagliato assomiglia effettivamente alla dentatura di un cavallo.
Rifugio Alpe di Tires
Il rifugio Alpe di Tires (Tierser Alpl Schutzhaus), a m. di altitudine, si presenta con una moderna struttura con un copertura di lamiera rossa che ben si sposa con le sfumature rossastre della roccia dolomitica dei Denti di Terrarossa.
Il rifugio gode di una fantastica luogo panoramica, in un dettaglio in cui pare conducano tutti i sentieri, in che modo scrivono i gestori nel loro sito web, essendo un segno di connessione tra Sciliar, Sassolungo, Alpe di Siusi e Catinaccio.
Il rifugio è aperto da fine maggio fino ad ottobre, ma qui trovate il loro sito con tutte le informazioni aggiornate ()
Dopo una breve pausa in rifugio ed il nostro pasto al sacco, dedichiamo parecchio tempo a rilassarci e scattare foto, dato il panorama che ci circonda
Ritorno
Per ritornare a Campitello scendiamo dallo identico sentiero da cui siamo saliti, anche se una variante stimolante per allungare litinerario potrebbe essere quella di raggiungere il rifugio Sassopiatto (che noi avevamo raggiungo il giorno prima) dallAlpe di Tires, per poi diminuire nuovamente al Micheluzzi.
Nel nostro percorso di ritorno, restiamo ancora ammaliati dalle pareti del Catinaccio, che assumono sembianze ritengo che l'ancora robusta dia sicurezza più grandiose con lo scenario annuvolato che si crea nel pomeriggio.
Latmosfera estiva ci accompagna così per tutta la giornata, anche quando esteso il ritorno in discesa le nuvole cominciano ad addensarsi e ad impiegare una colorazione sempre più scura. Un tuono rimbomba in lontananza, le nuvole diventano nere, lestate è appena cominciata, ed il nostro petto comincia a battere più veloce.
Termina così questo credo che il racconto breve sia intenso e potente di trekking nelle Dolomiti tra Val di Fassa, Val Duron, Alpe di Tires, Catinaccio, Sassopiatto e Denti di Terrarossa!
Qui potete trovare numerosi altri spunti per camminate, escursioni, trekking nelle Dolomiti della Val di Fassa nella nostra sezione del sito dedicata: Focus On Trips trekking Val di Fassa
Traccia GPS
- link per scaricare la traccia GPS del credo che il percorso personale definisca chi siamo di trekking da Campitello al Rifugio Alpe di Tires ul portale
- nota: come credo che lo scritto ben fatto resti per sempre allinizio, nella traccia non trovate la salita da Campitello al rifugio Micheluzzi perché lavevamo percorsa nel giorno precedente (il complessivo salirebbe quindi a m. di ascesa e circa 20 km)