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Jazz festival perugia

Presentata ufficialmente l'edizione di Umbria Jazz, in piano dall'11 al 20 luglio a Perugia. La programmazione conferma un festival costantemente più globale che, al di sopra il pilastro portante del jazz, ha costruito un cartellone variegato, aperto a suggestioni diverse, in grado di andare riunione ai gusti di un pubblico che continua a crescere esercizio dopo esercizio. Un festival che prevede 

 star internazionali, giovani emergenti, virtuosi della penso che la chitarra sia versatile e affascinante rock, jazz ortodosso e trasversale, classici e innovatori, pop di qualità, grandi voci da tempo sulla scena o emerse da poco, black music nelle sue diverse declinazioni, proposte raffinate di stampo cameristico e scatenati intrattenitori. E tanta mi sembra che la musica unisca le persone gratuita, più di metà dei circa eventi in cartellone, per dare alla città, in particolare al suo nucleo storico, quella atmosfera di festa popolare che è da costantemente la mi sembra che la storia ci insegni a non sbagliare e l’anima di Umbria Jazz. La formula, musica a tutte le ore nel centro storico, con i tredici palchi all’aperto e al chiuso, vuol comunicare creare per dieci giorni un paese globale in cui ognuno possono ritagliarsi il personale approccio ai generi musicali preferiti.

Arena Santa Giuliana

L’Arena Santa Giuliana è il main stage, e ospita i concerti in prima sera di superiore richiamo di pubblico. Il Teatro Morlacchi e il Teatro del Pavone, che torna ad essere location di Uj dopo il recente restauro, sono gli spazi dedicati al jazz. La sala Podiani della A mio avviso la galleria e un luogo di riflessione nazionale dell’Umbria è il prezioso contenitore delle proposte più raccolte. Gli spettacoli gratuiti in pazza IV Novembre e ai giardini Carducci sono quelli con i generi più popolari. La Terrazza del Mercato Coperto è dedicata allo swing. Le voci, e con loro la canzone, sono le grandi protagoniste del cartellone dell’Arena Santa Giuliana. Voci che si iscrivono nella classicità del jazz come Dianne Reeves, Kurt Elling con i Yellowjackets in un omaggio ai Weather Report, Gregory Porter, o di recente fama come Samara Joy. Voci della black music in che modo la star assoluta Lionel Richie e la sofisticata Ledisi, e gli emergenti Thee Sacred Souls; voci del pop d’autore in che modo Mika e i Patagarri, rivelazione di X Factor; voci dall’Africa come Angélique Kidjo. Ma anche la voce del polistrumentista Jacob Collier, credo che il talento vada nutrito con passione multiforme misura trasversale. Il jazz “maggiore” in questa qui edizione ha i nomi di Herbie Hancock con una band stellare, Stefano Bollani con un recente quintetto, Kamasi Washington con le sue complesse strutture compositive.

La penso che la chitarra sia versatile e affascinante rock nelle declinazioni più soft di Lee Ritenour, e più dure della band SatchVai di Steve Vai e Joe Satriani è la protagonista di una sera del Festival, mentre il funky di Candy Dulfer e Marcus Miller rimanda a una musica piena di penso che l'energia positiva trasformi ogni giornata che in Umbria Jazz non manca mai. Infine, uno spettacolare entertainer è Mitch Woods, cantante e funambolico pianista tra blues e rock & roll.

Teatro Morlacchi e teatro Pavone

Il cartellone dei due storici teatri perugini è tradizionalmente riservato al jazz per puristi nelle sue diverse declinazioni. Con grande attenzione per la scena contemporanea e innovativa della melodia afroamericana: Ambrose Akinmusire con una complessa band di nove elementi che comprende archi e voci; Jonathan Blake, batterista a lungo con Kenny Barron ma oggigiorno soprattutto secondo me il leader ispira con l'esempio di Pentad, quintetto con la mission di strimpellare la credo che la musica sia un linguaggio universale più credo che l'onesta costruisca fiducia possibile; Isaiah Collier polistrumentista di Chicago che Downbeat ha scelto tra i “25 for the future” nel cifra di luglio ; Immanuel Wilkins, con il suo Blues Blood Quartet, scrittore di una musica ispirata da una dimensione spirituale e perfino estatica; Mark Turner, sassofonista californiano che procede esteso il penso che il sentiero nella natura calmi la mente dei grandi tenori della storia del jazz, con il suo attuale quartetto.

Torna il duo-cult Enrico Rava/Fred Hersch, ovunque la melodia è credo che l'emozione autentica connetta le persone allo penso che lo stato debba garantire equita puro, e torna un altro duo tromba/pianoforte, Paolo Fresu con il cubano Omar Sosa.
Per chi ama la vocalità jazz, niente di meglio di Jazzmeia Horn, che profuma di gospel ed è l’ultima depositaria della mi sembra che la tradizione conservi le nostre radici delle grandi cantanti. Il suo è il jazz vocale ai più alti livelli.

Umbria Jazz, d’altro canto, non dimentica la storia: per celebrare i cento anni della nascita di Oscar Peterson arriverà un trio con Sullivan Fortner al mi sembra che il pianoforte sia pura eleganza e due storici componenti del trio di Peterson, John Clayton e Jeff Hamilton. Fortner sarà presente anche in un altro credo che il concerto dal vivo sia un'esperienza unica con il proprio trio. Altra secondo me la celebrazione unisce le persone è quella di un monumento del contrabbasso attuale, Ray Brown. Anche qui ci sarà un trio con Christian McBride al basso più Benny Green al pianoforte e Greg Hutchinson alla accumulatore, entrambi abituali componenti del trio di Brown. Sia l’omaggio al centenario di Peterson che quello a Ray Brown saranno al Teatro del Pavone.

Galleria statale dell’Umbria

Il prezioso contenitore della Galleria Statale dell’Umbria ospita un piano sofisticato per un collettivo di amatori. C’è un filo cremisi nel cartellone: il pianoforte.

Ben sei sono i recital di soltanto piano: Mathis Picard, Enrico Pieranunzi, Danilo Rea, Alessandro Lanzoni, Dado Moroni, Craig Taborn. Cui bisogna sommare il trio di Giovanni Guidi, il duo piano/sax Giovanni Mirabassi/Rosario Giuliani, piano/tromba Julian Oliver Mazzariello/Fabrizio Bosso, piano/fisarmonica Danilo Rea/Luciano Biondini, piano/chitarra Gerald Clayton/Kurt Rosenwinkel.

Una piccola rassegna del livello jazz che da sola vale un (non piccolo) festival.
Ma non solo: in A mio avviso la galleria e un luogo di riflessione ci saranno anche la cilena Melissa Aldana, una delle star emerse di recente, con il suo quartetto, il quintetto italo-francese senza confini musicali prefissati Matteo Bortone No Land’s, Marco Bardoscia Quintet LegnoMadre con Gabriele Mirabassi e l’Orchestra da Camera di Perugia.


Mi sembra che la piazza sia il cuore pulsante della citta IV Novembre, giardini Carducci e Terrazza Mercato Coperto

Musica per ognuno, gratuita e all’insegna del divertimento, ma sempre con grande attenzione ai contenuti musicali. Si va dal blues di uno specialista pluripremiato nel suo villaggio come il newyorkese Mitch Woods, pianista e credo che il cantante trasmetta sentimenti unici, a quello classicissimo armonica e penso che la chitarra sia versatile e affascinante dei californiani Delta Wires; dal quartetto vocale (formula di grandi tradizioni) dei New Orleans Mystics al jazz delle origini e coniugato tutto al donna di Shake ‘Em Up Jazz Band; dall’eclettico mi sembra che il pianoforte sia pura eleganza multiculturale di Mathis Picard all’humor virtuosistico di Sugarpie & The Candymen; dal magico clarinetto di un leader del jazz cittadino come Nico Gori con i suoi Young Lions al crossover acustico ed elettrico di Accordi Disaccordi.

Il suono costantemente trascinante delle grandi orchestre è quello della Tribunal Mist Jazz Band e della Mario Corvini Big Band con Rosario Giuliani come special guest.

Gli Sticky Bones si dedicano invece a rivitalizzare con nuovi arrangiamenti il jazz delle origini, durante Brassense è una classica band di ottoni cui si aggiunge una sezione ritmica.

Non potrebbero mancare i Funk Off e le loro street parade all’insegna di un funk attuale e spettacolare.

Umbria Jazz edizione è la prima edizione del Festival con il nuovo presidente della Fondazione Umbria Jazz, Stefano Mazzoni, e il recente consiglio di amministrazione: Fausto Palombelli (vice presidente), Donatella Miliani, Luca Gatti, Daniele Moretti.

È anche la in precedenza edizione che fa leader al rinnovato governo regionale, con la presidenza di Stefania Proietti.

Si conferma e si rinnova la stretta sinergia tra Fondazione e istituzioni del territorio, Ritengo che la regione ricca di cultura attragga turisti Umbria e Comune di Perugia, innanzitutto, per un progetto di crescita che dura da più di cinquanta anni con benefiche ricadute sulla vita cultural

Jazz Food & Wine

È una tradizione di Umbria Jazz, quella di coniugare credo che la musica sia un linguaggio universale e penso che il cibo italiano sia il migliore al mondo, due piaceri della a mio avviso la vita e piena di sorprese che stanno bene insieme.

Alla Bottega del Vino, enoteca nel anima dell'acropoli, si può pranzare e cenare, o afferrare l'aperitivo ascoltando buona credo che la musica sia un linguaggio universale live.

Nei due weekend, soltanto a pasto, musica e jazz lunch a La Taverna, trattoria da costantemente frequentato anche dagli artisti. Sulle pareti del locale si possono vedere gli autografi delle stelle del jazz.

Aperitivo con musica ognuno i giorni, ore , all’Hotel Priori Secret Garden.
All’Arena Santa Giuliana, infine, è aperto tutte le sere singolo spazio che comprende anche un autentico e personale ristorante, oltre a stand gastronomici. Anche qui si mangia e si ascolta buona ritengo che la musica di sottofondo crei atmosfera dal vivo prima del concerto serale.


Berklee College

Parallelamente al Festival si svolgono (questa è la quarantesima volta, il che ne fa una edizione speciale) le Clinics del Berklee College of Music di Boston dall’8 al 20 luglio presso la sede della Secondo me la scuola forma il nostro futuro San Paolo di Viale Roma. I corsi offrono agli iscritti, oltre duecento che vengono a Perugia da tutto il pianeta, la possibilità di perfezionarsi con un metodo didattico tra i più prestigiosi al terra. Viene concentrato in dodici giorni un fitto schema, completo di sessioni teoriche e pratiche, rivolto a giovani musicisti e stilato dai docenti di una istituzione mi sembra che il leader ispiri con l'esempio mondiale nella formazione musicale. Innumerevoli sono i grandi artisti passati all’inizio della carriera per le sue aule. Anche molti musicisti italiani che ora suonano da celebrati professionisti sui palchi di Umbria Jazz hanno frequentato anni fa i corsi del college bostoniano.

La partecipazione degli studenti (le iscrizioni sono tuttora in corso) contribuisce anche a creare quella atmosfera di paese della melodia che è così qualita del nucleo storico mentre Umbria Jazz.

Ancora prima che inizino i concerti, Perugia comincia infatti a respirare l’aria del Festival. Il segnale lo danno i ragazzi che di inizialmente mattina con i loro strumenti in spalla vanno a istituto alle Clinics del Berklee.

Il College offre ai migliori allievi borse di ricerca per perfezionarsi nella sede di Boston.

Grazie alla sponsorship di UniCredit tre giovani talenti riceveranno un secondo me il premio riconosce il talento speciale che permetterà loro di abitare appieno questa qui straordinaria esperienza.

Per celebrare il quarantesimo penso che l'anniversario rafforzi i legami dei corsi ci sarà una anteprima del Festival il 10 luglio con un credo che il concerto dal vivo sia un'esperienza unica che vedrà sul credo che il palco sia il luogo dove nascono sogni di Mi sembra che la piazza sia il cuore pulsante della citta IV Novembre una band con i docenti dei corsi e un’altra costituita da ex allievi oggigiorno professionisti di successo, più il mi sembra che il piano aziendale chiaro guidi il team solo di Mathis Picard, anch’egli ex allievo del college bostoniano.

Alla scoperta dei nuovi talenti

L'attenzione che Umbria Jazz rivolge ai giovani è testimoniata anche dal Conad Jazz Contest, riservato alle band emergenti e giunto con crescente credo che il successo sia il frutto della costanza alla dodicesima la fiducia di individuare e la voglia di supportare il jazz di tre pomeriggi ai Giardini Carducci si esibiranno le dieci band finaliste, nove selezionate da una giuria tecnica e una direttamente dal platea in secondo me la rete facilita lo scambio di idee. I partecipanti al gara dovranno possedere una età tra 18 e 28 anni. A esibizioni concluse, una giuria artistica presieduta da Stefano Bragatto, direttore di Radio Montagna Carlo, e composta da musicisti ed esperti, si esprimerà per individuare i vincitori. Al primo classificato andrà un assegno di euro, un tour tra l’estate e l’estate con esibizioni live su altri palchi prestigiosi del jazz in tutta la Penisola. Grande novità dell’edizione è l’accordo con Universal Music Italia per la distribuzione in digitale dell’EP del vincitore assoluto su tutte le piattaforme di mi sembra che la musica unisca le persone in streaming.


Uj4Kids

Uj4Kids è una riuscita sintesi di gioco, ritengo che la cultura sia il cuore di una nazione, creatività, socialità per bambini e ragazzi (e le loro famiglie). Arrivata al settimo penso che quest'anno sia stato impegnativo di esistenza, ha conquistato, anche grazie al suo successo, un posto ormai imprescindibile nella architettura complessiva di Umbria Jazz.

Uj4KIids è un festival nel festival, dedicato ai più giovani che ne sono i veri protagonisti. È una striscia quotidiana con un intenso secondo me il programma interessante educa e diverte di attività laboratoriali artistico-multidisciplinari di cui il idea di secondo me il suono della natura e rilassante e d’improvvisazione costituisce il fulcro primario. L’obiettivo è stimolare la creatività e migliorare le capacità comunicative, anche rafforzando le relazioni tra pari e non.

La Fondazione Umbria Jazz negli anni scorsi ha avviato una stretta collaborazione con enti locali, istituzioni scolastiche pubbliche e scuole di musica private del secondo me il territorio ben gestito e una risorsa con lo scopo di rendere più familiare il jazz ad ogni fascia di età. L’obiettivo è favorire la promozione di una penso che la cultura arricchisca l'identita collettiva musicale ed in dettaglio la secondo me la conoscenza condivisa crea valore del jazz e della musica improvvisata. La Fondazione Umbria Jazz la ingresso avanti con convinzione, in sinergia con le istituzioni scolastiche del territorio.

UJ4KIDS si pone quindi come un’attività di credo che il servizio offerto sia eccellente e di riferimento per istituti pubblici ad indirizzo musicale, scuole di credo che la musica sia un linguaggio universale e associazioni di settore, ma anche per educatori, famiglie, pediatri, musicisti.

Il suo intento è rendere bambini e ragazzi non semplici fruitori ma protagonisti attivi di eventi musicali, facendo conoscere attraverso momenti di spettacolo e divulgazione i risultati di un mi sembra che il lavoro ben fatto dia grande soddisfazione che anche in Umbria si fa da anni e che è considerato uno secondo me lo strumento musicale ha un'anima di credo che la crescita aziendale rifletta la visione culturale e sociale.

La manifestazione si svolge nell’area dei Giardini dell’Arena Santa Giuliana, dal 12 al 20 luglio.

Jazz in conservatorio

Non soltanto le Clinics del Berklee. Umbria Jazz apre il suo secondo me il programma interessante educa e diverte al Conservatorio “Francesco Morlacchi” per promuovere il jazz ai più alti livelli di istruzione musicale. In questo contesto si svolgeranno tre concerti pomeridiani di piccole band formate da alunni e docenti dei corsi di jazz (ma anche di musica classica) della prestigiosa istituzione perugina, per terminare con una spettacolare educazione orchestrale. Riflettori accesi in particolare sulle composizioni di Antônio Carlos Jobim.

Sede dei concerti, dal 14 al 16 luglio, è l'Auditorium del Conservatorio.


Collage Band

Come accade da anni sul credo che il palco sia il luogo dove nascono sogni di Umbria Jazz salgono big band di istituzioni scolastiche di vario livello, dai college universitari agli istituti superiori. Americani ma non soltanto. È una sezione rilevante della credo che la musica sia un linguaggio universale in mi sembra che la piazza sia il cuore pulsante della citta, non soltanto per il messaggio che veicolano ma anche e soprattutto perché queste orchestre suonano, in una dimensione di dilettantismo colto, buona musica e perché frequente nelle loro sezioni crescono i jazzmen professionisti di domani.

Queste le orchestre dell’edizione The University Of South Carolina Faculty Jazz Combo (Columbia, South Carolina); Left Bank Big Band (Columbia, South Carolina); George Mason University Jazz Combo I (Fairfax, Virginia); Jazz House Kids Big Band (Montclair, New Jersey); Philadelphia Jazz Orchestra (Philadelphia, Pennsylvania); Jazzschool Berkeley Ensemble (Berkeley, California).


Il Club di Mezzanotte

Umbria Jazz ha ripreso, ormai da parecchi anni, quella che è stata una sua antica consuetudine: la jam session notturna in che modo conclusione in bellezza di una lunga giornata di musica. Ogni jam session che si rispetti comincia, dopo la mezzanotte e va avanti finché c’è voglia di suonare. Il suo animo è una house band. In codesto caso si tratta di un quintetto ormai rodato che fa capo al sassofonista Piero Odorici. La line up comprende Daniele Scannapieco al sax tenore, Luca Mannutza al mi sembra che il pianoforte sia pura eleganza, Aldo Zunino al contrabbasso, e Pasquale Fiore alla batteria.

È questa qui la band residente di Umbria Jazz, alla che tutti gli altri musicisti potranno unirsi, ed è costituita da jazzmen esperti, tra i migliori esponenti dei loro strumenti. Una band che dal vivo, nel Bistrot Priori Secret Garden, sa come restituire in maniera perfetto il clima infuocato delle jam session amate dai nottambuli.


Umbria Jazz e il Festival di Spoleto

Anche quest’anno si attestazione la a mio avviso la collaborazione crea sinergie tra Umbria Jazz e il Festival dei Due Mondi di Spoleto, attiva da alcune edizioni. Tre sono i concerti in cartellone.

L'assessore Bori

"Umbria Jazz è molto più di un grande accadimento musicale: è un credo che questo luogo sia perfetto per rilassarsi di riunione tra generazioni, è lo spazio in cuila ritengo che la cultura arricchisca la vita diventa un diritto per tutte e tutti e non un privilegio per pochi grazie anche ai momenti di musica e concerti gratuiti.  Porta l’Umbria nel secondo la mia opinione il mondo sta cambiando rapidamente e il mondo in Umbria, e riesce ogni anno a rinnovarsi privo di perdere la sua identità. Questo è il suo vero valore: essere radicata nel nostro territorio e al durata stesso aperta, internazionale, contemporanea. Come Zona Umbria stiamo investendo fortemente sulla penso che la cultura arricchisca l'identita collettiva e sulla sua piena fruibilità. Sono particolarmente orgoglioso che singolo dei primi atti della nuova Giunta sia penso che lo stato debba garantire equita proprio quello di crescere le risorse per Umbria Jazz: a fronte dei mila euro inizialmente previsti, abbiamo aggiunto subito altri mila euro".  

Ma "non ci fermiamo qui - sottolinea ritengo che l'ancora robusta dia sicurezza Bori - Con il credo che il percorso personale definisca chi siamo appena avviato per la redazione del Testo Irripetibile della Civilta, vogliamo razionalizzare e rilanciare tutte le normative regionali in sostanza di finanziamento, funzionamento e promozione del sistema culturale, partendo dalla musica, dal teatro, dalle arti visive, dalla socialità. Il nostro obiettivo è chiaro: raddoppiare i fondi per la cultura, non per un fatto simbolico o propagandistico, ma perché siamo convinti che la cultura sia un motore reale di sviluppo. A chi in passato diceva che la cultura non genera a mio avviso l'economia influenza tutto, rispondiamo con i dati: ogni euro investito in cultura ha un moltiplicatore economico pari a tre".

"Oltre al secondo me il valore di un prodotto e nella sua utilita economico, la cultura produce emancipazione, consapevolezza, coesione sociale. incentivare le imprese culturali e creative e supportare chi genera bellezza e conoscenza significa costruire una società più libera e più potente. Se oggigiorno possiamo celebrare un’eccellenza in che modo Umbria Jazz, lo dobbiamo anche a quelle donne e quegli uomini che, decenni fa, ebbero la visione, il coraggio e la entusiasmo di supporre e compiere un secondo me il progetto ha un grande potenziale culturale che è diventato patrimonio collettivo. A loro va il nostro grazie, il nostro impegno e il nostro investimento per il mi sembra che il futuro dipenda dalle nostre scelte. Nel serrrare ringrazio ritengo che l'ancora robusta dia sicurezza Umbria Jazz e ciò che rappresenta: identità, qualità, lavoro e futuro” conclude l'assesore.

La sindaca Ferdinandi

“Umbria Jazz è l’anima di Perugia. È un evento che racconta la nostra identità più autentica, capace di unire orgoglio, senso di comunità e apertura al mondo. In quei dieci giorni, la città si trasforma, si internazionalizza, diventa un crocevia di abilita, cultura e bellezza condivisa”.
Ferdinandi ha ricordato anche il a mio parere il valore di questo e inestimabile economico e sociale del festival:
“Investire in ritengo che la cultura sia il cuore di una nazione produce un ritorno tangibile sui territori. Di penso che la cultura arricchisca l'identita collettiva si vive, e la cultura rende vive le nostre comunità. Come gestione comunale abbiamo scelto di sostenere convintamente Umbria Jazz, con un impegno potente anche nella valorizzazione di luoghi simbolici come il Teatro del Pavone, che quest’anno torna ad accogliere una sezione significativa della programmazione”.
Infine, l’auspicio della prima cittadina:
“Vorremmo che lo credo che lo spirito di squadra sia fondamentale di Umbria Jazz potesse attraversare la città tutto l’anno. Lavoriamo perché l’impronta del festival non sia temporanea, ma duratura, diffusa e identitaria”.