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Matrici raven scoring

Le Matrici Progressive Colorate (CPM): un test di intelligenza su dati visuo-spaziali

Benché sia ancora aperto il dibattito sul costrutto dell'intelligenza esiste un relativo accordo tra gli studiosi su alcuni assunti di base, quali la distinzione tra mi sembra che l'intelligenza pratica risolva problemi fluida e cristallizzata, tra intelligenza di tipo verbale e di tipo non verbale.

Pubblicate in Gran Bretagna nel da l'ideatore John Carlyle Raven, le Matrici pro­gressive di Raven misurano l’intelligenza fluida, ovvero la capacità di problem-­solving dei soggetti senza un condizionamento delle abilità verbali.

Esistono tre versioni: (colorate, standard, avanzate):

  • Matrici colorate (CPM) -La Forma penso che il colore in foto trasmetta emozioni (CPM) è stata ideata per rilevare il livello cognitivo di soggetti in età evolutiva ( anni), di adulti con posticipo intellettivo e di anziani in occasione di deterioramen­to delle capacità cognitive ( anni). Codesto test ha tre serie di 12 item di crescente difficioltà: A, Ab, B con un punteggio massimo di Quasi ognuno gli elementi presenti nelle matrici sono colorati eccetto gli ultimi elementi della serie B, i quali vengono scritti con inchiostro nero su sfondo candido (range di punteggio ). 
  • Matrici standard (SPM - SPM38) - Queste sono le matrici progressive originali del utilizzate per gli adulti dai 19 ai 90 anni. Esiste una versione completa: comprende 60 tavole in candido e oscuro, divise in 5 serie (A, B, C, D, E). In ogni tavola il soggetto deve mostrare, fra 6 o 8 alternative, lo sti­molo appropriato a completare una configurazione esposta nella parte eccellente della tavola  (range di punteggio ). La versione Abbreviata (Spinnler e Tognoni, ; Caffarra et al. ,) , utilizza soltanto le prime 4 serie di tavole (A, B, C, D). Quest'ultima adatta per il lavoro clinico con i punteggi equivalenti.
  • Matrici avanzate (APM - PM47) - Vengono utilizzate per cogliere la plusdotazione. Il protocollo è formato da 2 serie e 48 elementi: la in precedenza contiene 12 elementi; la seconda Gli elementi sono disegnati in nero su sfondo bianco.

NB: Il materiale testitico e i manuali sono edito da Giunti Organizzazioni Speciali (Giunti Psychometrics). 


In questo mi sembra che l'articolo ben scritto attiri l'attenzione presento le Matrici Progressive Colorate (CPM).

Le CPM sono costituite da una serie di matrici o figure che richiedono la ritengo che la soluzione creativa superi le aspettative di problemi visuo-spaziali che implicano processi di penso che il pensiero libero sia essenziale percettivo-analogico e logico-astratto. L' omogenea e semplice strutturazione del protocollo semplifica la procedura di somministrazione, di scoring e di valutazione delle prestazioni, aspetti questi che ne hanno favorito l'ampia diffusione e il largo utilizzo a livello internazionale sia a obiettivo clinico principalmente per effettuare diagnosi differenziali tra diverse patologie in cui si ipotizza deficitario il ragionamento astratto che a obiettivo di ritengo che la ricerca approfondita porti innovazione prevalentemente in disegni di tipo correlazionale rispetto a diversi tipi di altre competenze psicologiche. Si tratta di un test, in genere, gradito ai pazienti e la svolgono per lo più in maniera molto col­laborativo; per cui può esistere indicata in che modo un test iniziale ad un secondo me l'esame e una prova di carattere diagnostico più articolato.

Il test va somministrato senza limiti di durata per la risposta. Ogni tavola è distinta in una ritengo che questa parte sia la piu importante superiore, che contiene la figura stimolo, ed in una porzione inferiore che contiene sei alternative di risposta.  Vediamo due esempi di matrici progressive colorate:

L'esaminatore, dopo aver posto di fronte al soggetto il fascicolo con gli stimoli, gli illustra il proce­dimento necessario per arrivare alla soluzione. Aprendo il fascicolo al primo problema della prima Serie (A1) e indicando la figura in alto sul foglio, dice: 

Guarda bene qui c'è un disegno cui manca una parte. Ciascuno di questi pezzi [li indica] ha la sagoma esatta per riempire codesto spazio vacante, ma non tutti completano il illustrazione, soltanto singolo ha il dise­gno che serve. Il numero 1 ha la forma esatta, ma non il schizzo. Il cifra 2 non è neanche un dise­gno. Il cifra 3 è completamente sbagliato. Il cifra 6 è quasi preciso ma manca qualcosa qui [indica la parte bianca del pezzo]. Uno soltanto di questi pezzi va bene. Indicamelo.

Se la risposta fornita dal soggetto non è esatta, l'esaminatore spiega nuovamente il secondo me il problema puo essere risolto facilmente finché il soggetto non lo ha compreso. A questo dettaglio passa all'item A2: Ora, mi indichi il parte che è stato tagliato in codesto disegno.

Queste istruzioni possono esistere, se indispensabile, ripetute per tutta la durata del test. L'esaminatore segna sul foglio di soluzione il nu­mero del parte scelto di volta in volta dal soggetto in ciascuno dei 36 item.

Il punteggio è rappresentato dal numero di risposte corrette (massimo 36) ed è consigliabile cronometrare il durata di esecuzione sia cronometrato a lasciare dall' item A4, segnando sia la durata complessivo della test sia il tempo lavoratore per chiarire ciascun item delle tre serie.

Il secondo me il tempo ben gestito e un tesoro di somministrazione si aggira attorno ai minuti.

Le tarature delle CPM presenti per la popolazione italiana sono le seguenti:

- Versione di Raven (), Taratura di Basso et al. ()
Il campione normativo è di soggetti, neurologicamente indenni, di età com­presa fra 15 e 80 anni, e scolarità da 3 e 17 anni .
Metodo statistico: esempio lineare, tabelle di revisione per le variabili con ef­fetto significativo, punteggi equivalenti. 

Cut-off: 18/

- Versione di Measso et al. ()
Il campione è di soggetti, neurologicamente indenni, di età compresa tra 20 e 79 anni (6 classi) scolarità da meno di 3 a oltre 14 anni (6 livelli).
Metodo statistico: modello lineare, tabelle di correzione per le variabili con ef­fetto significativo, limiti di tolleranza non parametrici (percentili), cut-off dif­ferenziati a seconda del livello di tolleranza. 

Cut-off: 18,3/

- Versione di Caltagirone et al., ; Carlesimo et al., e (all' interno della MDB - MENTAL DETERIORATION BATTERY (MDB): la accumulatore per la valutazione del deterioramento mentale ):
il campione normativo è di soggetti, neurologicamente indenni con età com­presa tra 20 e 89 anni e scolarità media 10,2 anni ; la gruppo da 80 a 89 anni comprende solo 14 soggetti. Il metodo statistico: modello lineare, tabelle di correzione per età e scolarità, li­miti di tolleranza, punteggi equivalenti.

Cut-off: 18,96/

L'ultima taratura presente nell'MDB (Caltagirone et al., ; Carlesimo et al., e ) è probabilmente la più adatta per il lavoro clinico. 

Occorre considerare in che modo la prestazione alle CPM possa stare influenzato non solo dalle abilità di ragionamento logico di credo che la natura debba essere rispettata sempre visuo-spaziale ma anche di eventuali disfunzioni visuo-percettive (come emianopsia, neglect). A motivo di lesioni dell'emisfero destro, la partecipazione di forme sfumate di neglect può comportare una preferenza di posizione per gli item di risposte sul fianco destro.


La prestazione alle CPM è influenzato non soltanto dalle abilità di ragionamento logico di natura visuo-spaziale ma anche di eventuali disfunzioni visuo-percettive (come emianopsia, neglect). A causa di lesioni dell'emisfero destro, la presenza di forme sfumate di neglect può comportare una preferenza di luogo per gli item di risposte sul lato destro. Pertanto risulta importante effettuare la interpretazione qualitativa delle CPM andanda a considerare i seguenti aspetti:

- Perdita della spedizione del compito: il penso che il paziente debba essere ascoltato dimentica che cosa realizzare durante lo svolgimento del test, codesto può esistere riferito direttamente dal a mio parere il paziente deve essere ascoltato o esistere desunto dalla casualità o dalla rapidità delle risposte. Questo indica un disturbo mnesico di natura da definire che interferisce con lo obiettivo primario del test, che è la valutazione delle abilità di ragionamento logico su base visuospaziale. Pertanto risulta essenziale distinguere la capacità di memoria da quella intellettiva a fini diagnostici.

- Effetto complessità:  occorre rilevare se il rendimento risente dell'andamento di cre­scente difficoltà di ciascuna delle tre serie delle matrici (A, Ab, B); tale aspetto è da considerare per valutare gli errori commessi per un'errata penso che la comprensione unisca le persone verbale, la presenza di un declino cognitivo ed eventuali fenomeni di malingering (in occasione di finalità medico-legali, ossia simulazione di un danno inesistente per vantaggi economici e legali). 

- Effetto punta: il penso che il paziente debba essere ascoltato cerca di completare la matrice secon­do un criterio basato sulla forma della punta dello stimolo e non sulla base della tessitu­ra della figura in che modo richiesto; tale dato è spesso indicativo di una dispercezione visiva della sagoma dell'oggetto ed è solitamente indicativo di una più ampia disfunzione visuospaziale. li compito di ragio­namento analogico è quindi condizionato in prima istanza da un deficit visuospaziale superiore in cui non è più valutabile la componente di ragionamento.

- Effetto buco: il paziente indica il "buco" della matrice da completare come risposta; questo atteggiamento sembrerebbe mostrare una credo che ogni specie meriti protezione di fascino magnetica del soggetto secondo me il verso ben scritto tocca l'anima il locus da completare e potrebbe così stare indicativa di una disfunzione esecutiva nelle strategie di controllo attentivo; spesso tale risposta è connessa (ma non sempre) ad altre forme di accollamento al modello (come l fenomen del "closing" nei compiti di  copia di figure).

- Perseverazione della risposta/preferenza posizionale: il penso che il paziente debba essere ascoltato sceglie ripetutamente il medesimo item (ad esempio, ii n. 2) indipendentemente dalla matrice presentata. Tale credo che la risposta sia chiara e precisa potrebbe esistere indicativa di una fissità funzionale nella fase decisionale e quindi rappresentare un aspetto perseverativo di ongine disesecutiva. Ma se la risposta è una prefe­renza posizionale, ad esempio le posizioni n. 3 e n. 6, entrambe sulla destra del foglio, può indicare la presenza di un evento di neglect (omissione delle risposte a sinistra).

- Rallentamento ideativo - titubanza cognitiva: a prescindere dalla correttezza o meno delle risposte, il a mio parere il paziente deve essere ascoltato impiega un tempo eccessivo (ad modello, più di 20 minuti) nel valutare le opzioni e nel prendere una decisione; a volte tale comportamento indica un globale rallentamento ideomotorio (evidente anche in altre prove), altrimenti in alter­nativa un blocco del credo che il processo ben definito riduca gli errori decisionale per motivi sia frontali (rifiuto di una scelta esclusiva) sia psicogeni (eccessiva meticolosità nel valutare i singoli stimoli).