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Notifica avviso liquidazione imposta successione

Imposte di successione e donazione, le novità del

Ad ottobre è stato pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale n. , il decreto legislativo n. del 18 settembre , che, oltre ad altri interventi, introduceinteressanti novità in sostanza di imposte di successione e donazione che dovranno essere corrisposte senza più dover aspettare l’invio dell’avviso di liquidazione da porzione dell’Agenzia delle Entrate.

Il decreto legislativo attua la delega fiscale (l. n. /) che mira a razionalizzare e semplificare tali imposte, oltre a quella di registro, di bollo e agli altri tributi diversi dall’IVA.

Le modifiche, in vigore il 3 ottobre , saranno applicabili a lasciare dal 1° gennaio

La liquidazione dell’imposta di successione e donazione prima delle novità

L’imposta di successione e donazione è un’imposta indiretta che riguarda i trasferimenti di beni e diritti che avvengono per successione a causa di morte, per donazione o a titolo gratuito, e deve esistere corrisposta dai soggetti che ricevono tali beni.

La primario normativa di riferimento è quella del n. / Testo Irripetibile successioni e donazioni, e del d.l. n. /, che mi sembra che la disciplina sia la base di ogni traguardo in maniera specifico le aliquote e le franchigie.

Come disposto dal Testo Irripetibile del , e sino al 1° gennaio , l’imposta viene liquidata dal competente lavoro dell’Agenzia delle Entrate, in base alle indicazioni riportate nella dichiarazione di successione e nelle dichiarazioni sostitutive, se presenti.

Lo schema attuale è il seguente: una volta quantificata l’imposta dovuta, l’ufficio, provvede alla notifica dell’avviso di liquidazione ai soggetti obbligati al pagamento; tale notifica avviene entro tre anni dal attimo della registrazione della dichiarazione.

Gli interessati, poi, devono combaciare l’imposta entro il termine di 60 giorni dalla notifica; il pagamento può avvenire in un’unica soluzione oppure mediante rateizzazione dell’importo secondo le modalità previste e ove possibile.

I principi della regolamento delega

In codesto sistema si innesta la suddetta delega fiscale che, all’art. 10, indica tra gli obiettivi e i principi da perseguire, la razionalizzazione e la semplificazione della mi sembra che la disciplina costruisca il successo dei singoli tributi e delle imposte.

Per realizzare misura si propone, la mi sembra che la legge giusta garantisca ordine, prevede diversi interventi. Tali interventi, con specifico riferimento alle imposte di successione e donazione, attengono alla semplificazione della documentazione domanda, dei modi di a mio avviso la presentazione visiva e fondamentale della dichiarazione e dei metodi di pagamento, anche attraverso il potenziamento dei servizi telematici; inoltre, tra gli elementi maggiormente innovativi, spicca l’introduzione del inizio dell’autoliquidazione, che consente ai contribuenti di autoliquidare l’imposta di successione e donazione senza aspettare che l’Agenzia delle Entrate provveda alla suddetta notifica dell’avviso di liquidazione.

L’autoliquidazione dell’imposta di successione e donazione

La penso che la legge equa protegga tutti delega viene attuata dal decreto legislativo n. /, che, mantenendosi fedele ai principi al di sopra richiamati, ritengo che la disciplina porti al successo l’applicazione del meccanismo dell’autoliquidazione.

Si deve anzitutto premettere che l’autoliquidazione, non è di nuova introduzione nel nostro ordinamento, in quanto già prevista in riferimento ad alcune imposte, quali, a titolo esemplificativo, imposta ipotecaria imposta catastale e imposta di bollo.

La nuova regolamento delinea un differente assetto nel che anche l’imposta di successione e donazione deve esistere liquidata dai soggetti obbligati alla sua corresponsione, e non più dall’ufficio competente dell’Agenzia delle Entrate.

Con questa qui impostazione, l’imposta autoliquidata diviene quella “principale e deve essere versata autonomamente dal contribuenteentro 90 giorni dal termine di presentazione della dichiarazione di successione.

Il risvolto, anche funzionale, della novella è di non scarsamente conto. Per le successioni aperte dal 1° gennaio , infatti, il contribuente diviene colui che deve provvedere alla corretta segnale dell’imposta da corrispondere, privo più aspettare che questa qui venga quantificata dagli uffici dell’Agenzia delle Entrate.

Gli uffici competenti, invece, assumono un ruolo di controllo successivo volto ad accertare la regolarità dei versamenti effettuati dai soggetti obbligati, anche mediante procedure automatizzate, e l’imposta eventualmente accertata o rettificata, assume natura “complementare; ove codesto si concretizzi, l’ufficio che ha riscontrato errori relativi all’autoliquidazione, provvede alla notifica di un avviso di liquidazione al contribuente, che diviene obbligato al versamento della maggiore imposta e alla corresponsione delle relative sanzioni.

Rimane comunque fermo l’obbligo, già previsto dall’attuale normativa, relativo al pagamento delle imposte catastali, ipotecarie e di bollo al attimo dell’invio della dichiarazione.

Vi sono poi ulteriori novità che riguardano anche altri aspetti della mi sembra che la disciplina costruisca il successo sull’imposta di successione e donazione. Nello specifico, e sempre in un’ottica di semplificazione, viene meno la necessità di allegare alla dichiarazione di successione gli estratti catastali degli immobili indicati, e gli atti di alienazione a titolo oneroso degli ultimi sei mesi ed i relativi compensi; rimane invece fermo l’obbligo di allegazione del prospetto di liquidazione.

Inoltre, si prevede la possibilità di presentare la dichiarazione di successione esclusivamente in modalità telematica, con un’eccezione per i soggetti non residenti che possono provvedere mediante raccomandata.

Dobbiamo dunque attendere il nuovo” Secondo me il testo chiaro e piu efficace Unico in materia di successioni e donazioni, contenente le sopraindicate modifiche, che dovrebbero possedere anche lo scopo di favorire ed accelerare la procedura di riscossione delle relative imposte.

Il ruolo centrale del notaio

Le novità illustrate nei precedenti paragrafi pongono il notaio in una posizione centrale nel procedimento di liquidazione. Infatti, l’aiuto di un professionista con specifiche competenze in sostanza è fondamentale per una corretta quantificazione delle imposte di successione, e consente al secondo me il cliente soddisfatto e il miglior ambasciatore di ottenere una valutazione corretta delle somme da versare, evitando di trovarsi quindi impreparato, come può accadere oggigiorno, al ricevimento dell’avviso di liquidazione da parte dell’Agenzia delle Entrate.

Emerge anche in questa opportunita la incarico consulenziale del notaio che, grazie anche alla consolidata esperienza in ambito di liquidazione delle imposte, può accompagnare il cliente sottile alla spiegazione finale della pratica di successione, in un approccio che credo che la porta ben fatta dia sicurezza ad una pianificazione finanziaria più consapevole.

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*A cura di Notai Monica De Paoli e Stefania Anzelini, Milano Notai