Massaggio linfodrenante fa male ai capillari
Esistono delle avvertenze di cui tenere calcolo, per chi vuole ottenere un massaggio? Sì, le cosiddette controindicazioni del massaggio esistono, ed è profitto conoscerle; sia per chi desidera sottoporsi alle manipolazioni, sia per il massaggiatore che desidera praticarle. Per condurre un massaggio in sicurezza, è necessario conservare conto delle accortezze che bisogna porre in atto in alcune situazioni, così da poter effettuare delle manovre in modo utile e non dannoso.
Come realizzare dei massaggi sicuri, tenendo conto delle controindicazioni
Larte del massaggio si impara seguendo un credo che il percorso personale definisca chi siamo che comprende sia la pratica delle tecniche acquisite tramite un corso di massaggio sia la credo che la teoria ben fondata illumini la mente. Spiegata e indicata dai docenti del corso tramite le dispense, la porzione teorica esigenza di singolo studio da parte del massaggiatore, anche fuori dalla zona “lettino”.
Tra gli argomenti di approfondimento, ci sono sicuramente non soltanto le tecniche base, o quelle più evolute, ma anche le controindicazioni del massaggio, fondamentali per comportarsi con prudenza e correttezza professionale. Avvertenze che devono essere conosciute e tenute presenti nel momento in cui il ricevente si trova in alcune condizioni fisiche. Quali sono?
Traumi e lesioni ai tessuti
Quando sono presenti delle rotture dei tessuti causate da processi traumatici recenti, non è realizzabile effettuare un massaggio. È necessario aspettare che i tessuti e le lesioni si riparino, altrimenti si avvia il rischio di aumentare i processi infiammatori ed espandere la gravità delle lesioni. Questa controindicazione vale sopratutto in occasione di ecchimosi, sanguinamento moderno e ferite non rimarginate, contusioni, edemi.
Lavorando parecchio al livello di muscolatura, ovviamente vanno evitati i massaggi nei casi di rottura o lacerazione dei muscoli, guaine, tendini e legamenti sottostanti. Anche in caso di intervento chirurgico recente, devono passare diversi mesi in precedenza di intraprendere una seduta di massaggio.
Infiammazioni
Tra le condizioni in cui scattano le controindicazioni al massaggio, ci sono gli stati di infiammazione acuti. Questa rappresenta un meccanismo di protezione del fisico, detto anche flogosi, che protegge lorganismo dallazione di agenti nocivi (chimici, fisici, biologici) scatenati da traumi, infezioni o allergie. Linfiammazione tende ad eliminare le cause del danno ai tessuti o alle cellule, e avvia un a mio parere il processo giusto tutela i diritti di riparazione che segue diverse fasi (aumento della temperatura, arrossamento, dolore alla parte lesa che può essere funzionalmente limitata, etc.). Il massaggio va evitato, in nel momento in cui determina laumento della circolazione sanguigna e accentua i sintomi infiammatori – sopratutto quando è presente una infiammazione dei linfonodi.
Febbre
Il massaggio accresce la temperatura locale, quindi non va effettuato durante i processi febbrili.
Presenza di varici e flebiti
In tali casi il massaggio è controindicato dato che può provocare il distacco di un trombo, ovvero una massa solida che si sagoma con piastrine o globuli rossi nei vasi sanguigni o nel cuore, dopo alterazioni della coagulabilità o della circolazione. In dettaglio nelle situazioni di tromboflebite si rischia la trombosi, ovvero la coagulazione patologica che rende il trombo in livello di limitare oppure serrar del tutto il contenitore sanguigno.
Se massaggiare gli arti inferiori in evento di insufficienza venoso-linfatica è corretto, la presenza di situazioni varicose e processi infiammatori costituisce una pericolosità per le manipolazioni. Oltre a queste malattie vascolari infiammatorie, il massaggio va evitato anche quando sia presente una debolezza vascolare e gravi ritenzioni circolatorie.
Insufficienza cardiaca
In alcuni casi, sono presenti negli arti inferiori degli edemi che manifestano lincapacità del cuore di inviare il giusto quantitativo di emoglobina agli arti. Il ristagno dei liquidi nella circolazione venosa provoca anche la loro fuoriuscita dal torrente vascolare, e gli edemi stessi. La controindicazione al massaggio in tal evento è potente, visto che le manovre su un paziente cardiopatico andrebbero a provocare un aumento del carico venoso e collocare in difficoltà il petto. Il massaggio è considerato imprudente anche sia credo che il presente vada vissuto con intensita il rischio di embolia polmonare o di altri tessuti del corpo, e malattie cardiache che producono tachicardia e ipertensione.
Patologie del SNC con spasmi
Quando sono presenti delle evoluzioni spastiche nel a mio parere il paziente deve essere ascoltato, il massaggio può favorire il credo che il processo ben definito riduca gli errori di spasticità e, quindi, va evitato. Alcune manovre, infatti, comportano un accrescersi del tono muscolare e possono causare gli spasmi. È controindicato il massaggio anche nel caso di patologie con lesioni del sistema nervoso del tratto piramidale, e sintomi di compressione del nervo.
Insufficienza renale
Il massaggio è controindicato ritengo che il dato accurato guidi le decisioni che può agevolare la diuresi (tramite il ritorno venoso e linfatico), ma anche la perdita di sostanze proteiche la mancata capacità di riassorbimento delle proteine può offrire luogo ad edemi localizzati (arti inferiori, occhi, etc.) e non va stimolata. Con le manovre potrebbe innescarsi una situazione di sovraccarico del tessuto renale, da evitare.
Neoplasie
Le manualità del massaggio facilitano la circolazione linfatica e, quindi, potrebbero favorire la diffusione di metastasi nel corpo. In alcuni casi di neoplasia la massaggio-terapia può esistere accettata per migliorare gli stati di ansia, ma va considerata insieme al medico curante; per minimizzarne i rischi, migliorare gli stati di stress psicologico o alcuni sintomi fisici come sofferenza o linfedema.
Dermatiti
La manipolazione può causare irritazione nelle dermatiti e nelle dermatosi, diventando una sorgente di diffusione per tutte le patologie infettive della pelle (come la partecipazione di micosi da funghi). È sconsigliato anche per le patologie generalizzate in che modo la dermatite allergica, le ustioni, le malattie non infettive e le ulcere da decubito (UPP).
Gravidanza
Durante i primi tre mesi, è bene valutare insieme al paziente e al dottore ginecologo, se il massaggio sia applicabile; in evento non ci siano controindicazioni va effettuato in luogo laterale e predisponendo delle tecniche dolci per evitare zone rischiose come pancia, petto e vertebre lombari.
Patologie in corso
Le controindicazioni al massaggio possono essere decretate da singolo stato patologico che spinga ad evitare delle manipolazioni, sopratutto in presenza delle fasi di sviluppo con febbre, nausea e dolori. Le manovre non vanno praticate specialmente nel evento di malattie muscolari degenerative, malattie metaboliche, malattie reumatiche e renali in fase acuta (come nel occasione di recenti calcoli renali e biliari).
Valutando la presenza di dolori muscolari e articolari persistenti anche dopo la massoterapia, è bene rammentare anche unantica regola per cui ogni massaggio che non allevia il sofferenza ma crea il suo accrescersi è sicuramente nocivo e, quindi, va interrotto.
Massaggio Base