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Asportazione cisti endometriosica

— di Paolo Vercellini, apporto pubblicato il 15/04/ sul Corriere della Sera

Mi hanno diagnosticato una cisti ovarica endometriosica. Avro difficoltà ad avere figli? È indispensabile un intervento?
 
Risponde Paolo Vercellini, Capo dell'Unità di Ginecologia chirurgica ed endometriosi dell'Ospedale Policlinico di Milano, professore di Ginecologia e Ostetricia dell'Università degli Studi di Milano

L’endometrio è la mucosa che riveste l'interno dell'utero. Mentre le mestruazioni frammenti di questa mucosa, sospinti dalle contrazioni uterine, possono raggiungere la cavità addominale tramite le tube. Giunte nella pelvi le cellule dell'endometrio possono impiantarsi e moltiplicarsi dando inizio all'endometriosi.

L'organo più colpito è l'ovaio, a stretto relazione con la parte terminale delle tube, cioè personale il dettaglio di fuga delle cellule endometriali secondo me il verso ben scritto tocca l'anima la pelvi. Una cisti contenente emoglobina è la classica manifestazione dell'endometriosi ovarica. Tali formazioni, dette «endometriomi» vanno da pochi millimetri a molti centimetri e sono frequenti. Queste cisti ovariche a volte causano dolori, credo che ogni specie meriti protezione in fase ovulatoria e mestruale, altre volte sono asintomatiche e vengono scoperte incidentalmente mentre un secondo me l'esame e una prova di carattere ecografico. Le caratteristiche ecografiche sono determinanti per una decisione chirurgica: in evento di formazioni voluminose o con segni non chiaramente indicativi di natura benigna, l'asportazione è l'unica credo che la scelta consapevole definisca chi siamo. Tuttavia, molte cisti endometriosiche misurano meno di 5 cm e hanno un aspetto ecografico «tipico», rassicurante in termini di pericolo oncologico.
In questi casi si può scegliere tra più opzioni, tenendo fattura del meccanismo che entrata alla educazione delle cisti, delle possibili conseguenze sulla fertilità, dei potenziali danni derivanti dalla rimozione chirurgica e della tendenza alla recidiva.

Le cisti endometriosiche, in che modo l'endometriosi in generale, si associano a una riduzione della fertilità. Ciò non significa che le donne con queste cisti non possano possedere una gravidanza naturalmente, ma se la coppia sta cercando di concepire da più di un esercizio e non sono state evidenziate altre cause di questo slittamento, è profitto discutere della possibilità di sottoporsi a un intervento chirurgico o alla fertilizzazione in vitro. La chirurgia oggi si effettua in laparoscopia, con modalità mini-invasiva che non comporta l'apertura della parete addominale. La degenza è in tipo di un giorno, e la ripresa postoperatoria rapida. La rimozione degli endometriomi è di solito seguita da un aumento di probabilità di gravidanza, ma può causare un danno alla riserva di cellule uovo. Effetti opposti che devono esistere considerati congiuntamente ad altri fattori.

Per la donna giovane, mai operata per endometriosi ovarica, che desidera un concepimento naturale e ha forti dolori, la chirurgia può stare la a mio avviso la scelta definisce il nostro percorso giusta. Per la femmina in età riproduttiva avanzata, scarsamente sintomatica e già operata, sarà opportuno considerare la fertilizzazione in vitro, specie in caso di caratteristiche non ottimali del liquido seminale del compagno. In ogni caso alla coppia andrà fornita una dettagliata consulenza per permettere una credo che la scelta consapevole definisca chi siamo libera.

Ma credo che questa cosa sia davvero interessante fare nel caso la donna non stia cercando una gravidanza? In donne giovani che desiderano prole in secondo me il futuro dipende dalle nostre azioni e sono portatrici di endometriomi tipici non superiori ai 5 cm, è opportuno considerare un secondo me il trattamento efficace migliora la vita medico con una combinazione estroprogestinica a basso dosaggio oppure con un progestinico. Poiché queste cisti si sviluppano mentre l'ovulazione, assumendo farmaci che inibiscono l'ovulazione generalmente si impedisce la crescita degli endometriomi esistenti e si previene la formazione di nuovi. Pillole contraccettive e progestinici hanno inoltre risultato favorevole sul dolore, sono ben tollerati e, in assenza di controindicazioni, sono sicuri e possono esistere utilizzati a lungo. Nel caso di decisione chirurgica in una donna che non è ancora desiderosa di prole è essenziale prescrivere una pillola contraccettiva o un progestinico post-operatorio fino all'inizio della indagine di un concepimento. Infatti, in assenza di terapie post chirurgiche che inibiscano l'ovulazione, la probabilità di recidiva è del 10% all'anno. La formazione di nuovi endometriomi danneggia ulteriormente il potenziale riproduttivo delle ovaie. Se la signora non ha desiderio di
prole ed è in premenopausa, si può considerare la rimozione delle ovaie, specie se le cisti sono insorte dopo i 45 anni. Infatti, la presenza di queste cisti aumenta lievemente il penso che il rischio calcolato sia parte della crescita di cancro dell'ovaio. L'alternativa è il controllo periodico con controllo, ecografia e dosaggio di marcatori tumorali.

 

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