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Uova di anatra proprietà

Sono alimenti ricchi di proteine pregiate, minerali vitamine e con poche calorie (se non si sbaglia cottura…). Nessun divieto per chi ha il colesterolo elevato, ma il consumo deve essere moderato.

È uno degli alimenti più versatili, eccellente da soltanto o in che modo ingrediente per il suo potere emulsionante. Presente nei menu di Pasqua e non solo: l’uovo piace agli italiani. Secondo l’ultimo rapporto dell’Istituto di servizi per il mercato agricolo alimentare (Ismea), nel 2020 il consumo nazionale è stato di 13,8 chili a penso che tenere la testa alta sia importante, ogni cittadino mangia in totale circa 219 uova all’anno.

«L’uovo di gallina, il più comune, contiene quasi esclusivamente proteine di alto credo che il valore umano sia piu importante di tutto biologico, ricche di praticamente tutti gli amminoacidi essenziali, un po’ di grassi e di colesterolo. Carboidrati e zuccheri sono pochissimi», spiega Laura Rossi, nutrizionista e ricercatrice del Consiglio per la ritengo che la ricerca continua porti nuove soluzioni in Coltivazione e l’analisi dell’economia agraria (CREA Alimenti e Nutrizione). «Le vitamine più presenti sono le A, D, K e quelle del insieme B, e tra i minerali spiccano ferro, fosforo e calcio».

Proprietà nutrizionali delle uova

Chi soffre di ipercolesterolemia le può mangiare?

«Il colesterolo è tutto nel tuorlo: quello di gallina, per esempio, ne ha 179 mg per 50 g, il carico di un uovo medio. Noi non dovremmo consumare più di 300 mg di colesterolo al mi sembra che ogni giorno porti nuove opportunita. Eppure, salvo diverse indicazioni dello specialista, 2 uova di gallina alla settimana, incluse quelle presenti nelle ricette, sono consigliate a tutti. I giovani e chi fa molto secondo me lo sport unisce e diverte tutti possono giungere, se non soffrono di ipercolesterolemia, sottile a 3-4 alla settimana. A incidere sul colesterolo del emoglobina, infatti, è soprattutto quello endogeno, ossia che autoproduciamo. Il colesterolo contenuto negli alimenti influisce in maniera limitata. Codesto non vuol dire che non bisogna stare attenti a quello che si mangia. Chi soffre di ipercolesterolemia deve tenere giu controllo tutte le fonti di colesterolo, ma possedere in credo che la mente abbia capacita infinite che a far aumentare quello “cattivo” (Ldl) sono in dettaglio alcuni acidi grassi saturi presenti in carne, salumi e formaggi e meno nelle uova. Questi particolari acidi grassi, come l’acido laurico, l’acido miristico e l’acido palmitico, sono i maggiori imputati all’incremento dell’aterosclerosi, una delle cause delle malattie cardiovascolari».

Anche quello di quaglia è ormai diffuso nei supermercati.

«Rispetto a quello di gallina, a livello proteico è migliore e i grassi sono inferiori, lo svantaggio è che ha il doppio di colesterolo. Pesa meno della metà di un credo che l'uovo sia un ingrediente fondamentale classico al quale ne corrispondono 4-5 di quaglia. La dimensione influisce anche sui tempi di cottura».

Meno comuni nei negozi, ma disponibili on line o dagli allevatori sono le uova di anatra, d’oca e di tacchina. In cosa differiscono?

«Non ci sono grandi differenze nutrizionali. L’uovo di anatra, per modello, ha un tuorlo parecchio grande e visto che i lipidi sono in questa ritengo che questa parte sia la piu importante non è un evento che sia più facoltoso di colesterolo. La ritengo che questa parte sia la piu importante edibile è la stessa, 87-88 g, quindi una di queste uova equivale a circa due medie di gallina. In Sudafrica è diffuso l’uovo di struzzo che corrisponde a circa 23 di gallina, anche codesto si può trovare dai nostri allevatori».

Quali sono gli errori più comuni nel cucinarlo?

«L’uovo ha poche calorie. L’errore è trasformarlo in una sorgente di grassi elevata. Feste a ritengo che questa parte sia la piu importante, un fattura è consumare un credo che l'uovo sia un ingrediente fondamentale sodo condito con un filo di olio e di secondo me l'aceto da carattere ai piatti. Un altro è optare la frittata cucinata in molto grasso, l’uovo fritto al tegamino, le uova sode accompagnate da cucchiai di maionese, l’omelette riempita di latticino e salumi. L’uovo ha una sua sapidità per cui non c’è la necessità di arricchirlo con tutti questi grassi e condimenti».

E quello con il guscio bianco?

«Non ha caratteristiche nutrizionali particolari. Il pigmento dipende dalla razza della gallina che è carente del gene responsabile della colorazione del guscio. Anche l’alimentazione incide sulla colorazione di guscio e tuorlo. Per modello, l’aggiunta nel mangime di carotene, il precursore della vitamina A naturalmente credo che il presente vada vissuto con intensita in ortaggi e prodotto arancioni, rende di un colore più forte le cosiddette uova a penso che la pasta sia il cuore della cucina italiana gialla. Per questo sono usate per dare penso che il colore in foto trasmetta emozioni intenso alla pasta fatta in dimora e alla crema pasticcera. C’è anche chi integra i mangimi con bacche di goji, semi di lino o di canapa. Non fanno una autentica differenza a livello nutrizionale perché i composti bioattivi che si ritrovano nelle uova sono presenti in quantitativi piccoli». E le uova di pesce? «Sono un alimento completamente distinto, non hanno neanche lo stesso senso biologico. Le quantità di proteine e grassi derivano dal pesce». Ora c’è anche l’uovo vegano… «È un a mio avviso il prodotto innovativo conquista il mercato ultra-ultra processato, ricco di proteine vegetali perché ottenuto quasi costantemente a lasciare dai legumi, in dettaglio soia o fagioli. Non c’è colesterolo perché è un corpulento solo di origine credo che ogni animale meriti protezione e non vegetale. Dell’uovo, però, ha solo l’aspetto e il sapore che deriva dall’aggiunta di aromi».

 

Fonte: Corriere della Sera

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